Conferenza stampa con Song Kang-Ho e Kim Jee-woon al 22° Florence Korea Film Fest

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Tra gli illustri ospiti del festival di quest’anno spiccano due figure di spicco, amici del festival e luminari del cinema coreano: l’acclamato attore Song Kang-ho e il geniale regista Kim Jee-woon. Questi due titanici artisti hanno collaborato in ben cinque film, culminando nell’attesissima presentazione italiana di “Cobweb,” una commedia nera ambientata negli anni ’70 a Seul. Il film, presentato fuori concorso al Festival di Cannes, ha catturato l’interesse del pubblico grazie alle sue recensioni entusiastiche.

La trama di “Cobweb” ruota attorno a un regista ossessionato dal desiderio di perfezionare il finale del suo film già completato, introducendo alcune modifiche. Un’interessante narrazione che promette di coinvolgere gli spettatori con il suo mix di umorismo e oscurità, offrendo un’esperienza cinematografica avvincente e memorabile.

Il 22 marzo 2024 l’attore e il regista coreano hanno tenuto un’interessante conferenza stampa sul loro film e sulla loro carriera cinematografica presso Il Cinema La Compagnia. Che vi mettiamo, in video, nella parte finale dell’articolo.

Kim Jee-woon

Song ha questa capacità incredibile di vivere completamente l’attimo, di immergersi completamente nel momento presente. Questo è ciò che lo rende un attore straordinario. Cos’è che lo rende così unico? È la sua abilità nel consegnare una battuta con i tempi perfetti, nel modo in cui la presenta, nel senso che le dona… Ma soprattutto, Song ha questo incredibile potere di trasformare l’atmosfera di una stanza. Può creare tensione o dissiparla, può rinfrescare o riscaldare l’ambiente emotivo. E tutto questo è intenzionale, tutto dipende dalla sua straordinaria capacità di influenzare le emozioni degli altri.

Song Kang-ho

Sono cresciuto immerso nella visione di numerosi film leggendari, capolavori realizzati da rinomati registi italiani come Pasolini, De Sica, Bertolucci e Visconti. Questi maestri del cinema hanno plasmato il mio amore per l’arte cinematografica. Tuttavia, devo confessare di conoscere meno il cinema italiano contemporaneo. Quando penso alla passione travolgente che questi registi riversavano nei loro lavori mezzo secolo fa, alla loro sincerità e al loro ardente desiderio di creare opere di bellezza, non posso fare a meno di essere ispirato. Il mio sogno più grande è quello di dirigere un film in Europa: mi affascina profondamente il cinema italiano, ma anche quello francese. Inoltre, trovo estremamente interessanti alcune produzioni dell’Europa dell’Est
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