Doctor Who: Eve of The Dalek (2022). Il loop temporale

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Trailer di Doctor Who: Eve of the Daleks

Informazioni sull’episodio speciale e dove vederlo in streaming

Il primo degli speciali del 2022, “Eve of the Daleks”, segue le avventure del tredicesimo Dottore, interpretato da Jodie Whittaker. Temporalmente, si colloca una settimana dopo gli eventi di “Doctor Who Flux“, quando il Dottore, Jasmin Khan e Dan Lewis hanno dovuto salvare l’universo da Swarm e Azure, che avevano pianificato la distruzione dell’intero universo, tanto caro al Dottore, creando caos temporale e spaziale.

Nell’episodio speciale “Doctor Who – Eve of The Daleks”, come già suggerisce il titolo, si ripresenta il nemico numero uno della serie, ovvero i Dalek. Alla sceneggiatura troviamo lo showrunner Chris Chibnall, mentre alla regia c’è Annetta Laufer, al suo esordio nella direzione di un episodio di Doctor Who. Annetta Laufer ha già vantato un corposo lavoro di regia in svariati cortometraggi. Per la regista, dirigere “Eve of The Daleks”, l’episodio speciale di Capodanno 2022, debuttando su BBC il 1 gennaio, rappresenta il suo primo ruolo di spessore a livello registico. All’interno dell’episodio, oltre ai tre viaggiatori del tempo e dello spazio, troviamo come guest star: Aisling Bea e Adjani Salmon, insieme a Pauline McLynn.

Trama di Doctor Who: Eve of the Daleks

Come ogni anno, la sera del 31 dicembre, Sarah si trova costretta a lavorare nel suo deposito, seppur controvoglia, preferendo i festeggiamenti alla monotonia del lavoro. Quella sera, l’unico visitatore del deposito è lo strano Nick, un giovane uomo che ogni notte del 31 dell’anno si reca lì per vedere Sarah, per la quale ha una intensa cotta. Quella notte, il Dottore sta affrontando problemi con il TARDIS, ancora danneggiato dopo gli eventi del Flux, e si vede costretta a resettarlo. I tre, per permettere al TARDIS di rigenerarsi tranquillamente, decidono di trascorrere del tempo in una spiaggia. Tuttavia, il TARDIS non li porta dove vorrebbero, ma nel magazzino, qualche minuto prima di Capodanno, dove Sarah e Nick stanno per avere una brutta sorpresa. Nel luogo si trovano i Dalek con il loro inconfondibile motto “Sterminare“. I Dalek uccidono i due umani senza esitazione, ma neanche il Dottore e i suoi due compagni di viaggio riescono a sconfiggere il Dalek, che uccide il suo arcinemico per eccellenza. Nonostante la morte di tutti, Sarah, Nick, il Dottore, Yasmin e Dan ritornano indietro nel tempo, rivivendo gli ultimi attimi appena vissuti, intrappolati in un loop temporale insieme al Dalek. Riuscirà il gruppo a sconfiggere il nemico questa volta?

Frame di Docto Who Eve of the Daleks
Frame di Docto Who Eve of the Daleks

Recensione di Doctor Who: Eve of the Daleks

Abbandonato il classico episodio speciale di Natale, che ha donato ai fan del franchise più longevo di fantascienza della televisione illustri e apprezzati episodi, “Eve of The Dalek” si dimostra un episodio interessante e solido sia a livello di sceneggiatura che di regia. Il cast tecnico che ha lavorato all’episodio speciale ha saputo dosare con maestria gli ingredienti narrativi e di genere, passando con successo da battute e situazioni più ironiche a quelle più drammatiche, sentimentali e fantascientifiche, senza creare problemi ritmici e strutturali all’interno della vicenda.

Senza essere assolutamente il più iconico episodio di Doctor Who, “Eve of The Dalek” ha un pregio immane: funziona, riuscendo a intrattenere e a divertire attraverso semplici elementi narrativi collegati all’elemento fantascientifico per eccellenza, ovvero il loop temporale. Anche se non particolarmente originale, l’uso di questo ingrediente sci-fi funziona sempre, soprattutto quando la storia incentrata su questo evento temporale risulta ben scritta.

Chris Chibnall, che con il suo “Flux” aveva optato per una narrazione caotica, complessa e piena di confusione temporale e spaziale, ricadendo in alcuni buchi di trama a causa dell’eccesso di difficoltà di scrittura, con “Eve of The Dalek” ritorna alla semplicità e alla tradizione di Doctor Who, concentrandosi su un unico elemento fantascientifico e sull’uso della minaccia più classica del franchise: la macchina mortale dei Dalek, sempre pronti a uccidere. L’elemento più interessante di questa storia è come, per la prima volta, un Dalek sia riuscito a uccidere il Dottore, un evento che non si era mai verificato fino a questo episodio. Ovviamente, però, il Dottore ritornerà in vita grazie al loop temporale che diviene la sua ancora di salvezza.


L’episodio si concentra su una scrittura semplice e funzionale, con un punto di forza nella caratterizzazione dei personaggi secondari. Mentre “Flux” presentava troppi personaggi senza approfondirli in modo interessante, qui le due nuove entrate, Sarah e Nick, vengono narrate con attenzione, portando in certi versi il peso della storia sulle loro spalle. Entrambi i personaggi attraversano un percorso di formazione, risolvendo alcuni dei loro problemi caratteriali. Sarah, inizialmente presentata come un personaggio fin troppo severo e incline a giudicare senza comprendere, e Nick, esattamente l’opposto, un uomo legato al passato che fatica ad esprimere i propri sentimenti, sono caratterizzati in modo dettagliato. La loro storia d’amore, che si sviluppa durante il racconto, risulta accattivante e ben scritta, superando a livello di scrittura la relazione tra il Dottore e Yasmin, che appare un po’ fuori luogo, soprattutto perché compare inaspettatamente, dando l’impressione di essere inserita più per un bisogno di inclusività narrativa che per altri motivi. Sarà interessante vedere come svilupperanno ulteriormente questa insolita relazione nei prossimi episodi speciali. Indubbiamente, si nota il tentativo di Chris Chibnall di reintrodurre, sotto l’aspetto LGBTQIA+, una delle dinamiche più care a Doctor Who, ovvero il viaggiatore che si innamora del Dottore. Yaz si avvicina come personaggio a figure come Rose e Martha, che nel tempo hanno sviluppato una profonda attrazione per il Signore del Tempo. Tuttavia, mentre nei loro casi lo sviluppo dei sentimenti era ben strutturato e narrato, qui appare in modo frenetico, senza la giusta costruzione di questo sentimento, facendo storcere a tratti il naso, dando la sensazione che l’inserimento di questo “innamoramento” sia dettato, esclusivamente, da un perbenismo culturale.

Il Dottore contro i Dalek in Docto Who Eve of the Daleks
Il Dottore contro i Dalek in Docto Who Eve of the Daleks

In conclusione

“Eve of The Dalek” rappresenta un ritorno alla tradizione di Doctor Who, concentrandosi su una trama sci-fi semplice ma efficace e sulla minaccia iconica dei Dalek. La caratterizzazione dei personaggi secondari risulta particolarmente riuscita, mentre l’introduzione di una storia romantica tra Yaz e il Dottore appare un po’ improvvisa. Nel complesso, l’episodio riesce a intrattenere e a offrire una storia avvincente.

Note positive

  • Semplicità narrativa: L’episodio ritorna a una narrazione più semplice, concentrandosi su un unico elemento fantascientifico e sfruttando in modo efficace il concetto di loop temporale.
  • Caratterizzazione dei Personaggi secondari: I nuovi personaggi, Sarah e Nick, sono ben caratterizzati, e la loro storia d’amore risulta accattivante. La scrittura dettagliata di questi personaggi contribuisce positivamente alla trama.
  • Recitazione di Jodie Whittaker: Jodie Whittaker offre una performance solida nel ruolo del Tredicesimo Dottore, catturando l’essenza del personaggio e gestendo bene le diverse sfaccettature della trama.
  • Regia efficace: La regia di Annetta Laufer mantiene un ritmo incalzante, bilanciando con successo tonalità diverse, e gestisce chiaramente l’elemento del loop temporale.

Note negative

  • Relazione improvvisa tra Yaz e il Dottore: La relazione romantica tra Yaz e il Dottore appare improvvisa e forzata, dando l’impressione di essere inserita più per un bisogno di inclusività narrativa che per una coerenza naturale della trama.
  • Ritorno alla tradizione senza elementi innovativi: Pur rappresentando un ritorno alla tradizione di Doctor Who, l’episodio potrebbe mancare di elementi innovativi o sorprendenti che distinguono le storie più memorabili della serie.
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