La ragazza di neve – prima stagione (2023): rivisitazione del romanzo di Javier Castillo

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La ragazza di Neve locandina prima stagione

La ragazza di neve

Titolo originale: La chica de nieve

Anno: 2023

Paese: Spagna

Genere: Giallo

Casa di Produzione: Atípica Films, Netflix

Distribuzione italiana: Netflix

Stagione: 1

Puntate: 6

Regia: David Ulloa, Laura Alvea

Sceneggiatura: Javier Castillo, Jesús Mesas Silva, Javier Andrés Roig

Fotografia: Paco Belda, David Omedes

Montaggio: Miguel Doblado, David Nieves, Federico Patón

Musica: –

Attori: Milena Smit, Jose Coronado, Aixa Villagrán, Tristán Ulloa, Loreto Mauleón, Raúl Prieto, Alejandro Vergara

Trailer italiano della prima stagione de La ragazza di Neve

Liberamente basata sul romanzo thriller spagnolo, edito nel 2020, La chica de nieve dello scrittore Javier Castillo, La ragazza di neve è una serie Netflix investigativa – drammatica composta da una prima stagione di sei episodi che vengono rilasciati sulla piattaforma on demand il 27 gennaio 2023. Gli episodi sono diretti dalla coppia David Ulloa (quattro episodi) e Laura Alvea (due episodi) mentre alla sceneggiatura troviamo l’autore del best-seller spagnolo J. Castillo insieme a Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig. Nei ruoli dei protagonisti invece abbiamo l’attrice Milena Smit (Non uccidere, 2020; Madres Paralelas, 2021; Alma, 2022), Jose Coronado, Aixa Villagrán e Raúl Prieto.

Trama de La ragazza di neve

Malaga, 2010, sfilata dei Re Magi. Il momento più magico dell’anno si trasforma in un incubo per la famiglia Martín quando la figlia Amaya scompare tra la folla. L’apprendista giornalista Miren avvia un’indagine parallela a quella dell’ispettore Millán, risvegliando aspetti del proprio passato che avrebbe voluto dimenticare. La giovane reporter, contando sull’aiuto e sul supporto del collega – maestro Eduardo, non si fermerà finché non avrà trovato la bambina. Dov’è Amaya Martín? Che cosa l’è successo? Perché è stata rapita?

(L to R) LORETO MAULEÓN as ANA, EMMA SANCHEZ as AMAYA, RAÚL PRIETO as ÁLVARO in episode 01 La ragazza di Neve. Cr. NIETE/NETFLIX © 2022
(L to R) LORETO MAULEÓN as ANA, EMMA SANCHEZ as AMAYA, RAÚL PRIETO as ÁLVARO Ep. 1×01 de La ragazza di Neve. Cr. NIETE/NETFLIX © 2022

Recensione de La ragazza di neve

La storia ci rifà, per impronta narrativa, a quella raccontata entro le pagine del romanzo di J. Castillo “La chica de nieve”, ma, gli sceneggiatori, ne cambiano alcuni tasselli del libro mutandone, così, l’atmosfera stessa del racconto.  J. Castillo, Jesús Mesas Silva e Javier Andrés Roig nell’impostare drammaturgicamente la vicenda ne cambiano il contesto storico e geografico. Nel romanzo tutto avviene nel 1998 a New York quando, durante il Giorno del Ringraziamento, la bambina di tre anni Kiera Templeton sparisce nel nulla, venendo inghiottita dalla folla. Gli eventi nella serie invece accadono in maniera divergente, seppur nella sostanza poco cambia. Non siamo né a New né nel 1998, ma a Malaga durante la sfilata dei Re Magi, il 6 gennaio 2010. L’intera vicenda viene dunque spostata dalla terra americana a quella spagnola e, per rendere funzionale questo passaggio geografico, alcuni elementi narrativi dei personaggi vengono modificati per rientrare nella logica quotidiana della vita spagnola, così la piccola bambina cambia nome, mutando da Kiera Templeton a un nome tipicamente ispanico come quello di Amaya Martín. Anche la protagonista Miren Triggs mostra delle divergenze importanti con il libro, nella versione letteraria è una studentessa di giornalismo della Columbia University mentre nella fiction spagnola è già una stagista presso un piccolo giornale online, dove inizierà a occuparsi del caso della scomparsa della piccola Amaya fin dai primi momenti, entrando subito in contatto con i protagonisti della vicenda, inversamente da quanto avviene nel romanzo, dove scoprirà della sparizione della Martin solo una settimana dopo, grazie a un articolo di giornale ad una lezione universitaria tenuta dal docente Jim Schmoer, che nella serie Netflix viene sostituito da Eduardo, un saggio reporter che aiuterà la ragazza comportandosi sia da padre che da mentore.  Ciò che invece rimane intatto è il background di Miren Triggs, una ragazza segnata da un tragico passato di stupro di gruppo che la sconvolta per sempre nei suoi rapporti umani con gli uomini. Fin dal momento in cui ci viene presentata, sia nel libro che nella serie, viene mostrata la sua paura di camminare in mezzo alla gente e accanto a degli sconosciuti.

Arrivai presto e i corridoi dell’università erano ancora deserti. Li preferivo così. Odiavo camminare in mezzo agli sconosciuti, detestavo sfilare per andare in classe sentendo sguardi e mormorii alle mie spalle. Ero passata da essere Miren a essere “quella che….” o, addirittura, “shh,shh, ci sente”. A volte pensavo che avessero ragione e che avevo smesso di avere un nome, come se ormai potessi solo essere il fantasma di quella notte. Quando mi guardavo allo specchio e cercavo nella profondità dei miei occhi, mi chiedevo: “Sei ancora lì, Miren?”.

Dal romanzo La ragazza di neve

La serie riesce a mostrarci in maniera cruda e onesta il tormento interiore di Miren, un personaggio spaventato dal mondo e che in ogni singola scena del film lotta per mostrare una maschera di sé al mondo. Lei non vuole apparire debole, fa di tutto per non mostrarsi debole, fingendo al mondo (ma non a Eduardo) la sua vera condizione, di ragazza fragile che non riesce ad alzarsi e a riprendersi da ciò che gli è accaduto, da uno stupro di gruppo sulla spiaggia che l’ha segnata profondamente. Il caso di Amaya per lei non sarà solo un semplice caso giornalistico ma anche un evento per riscoprirsi e curarsi, a modo suo, perché dentro quell’indagine troverà delle importanti informazioni su ciò che le avvenuto, su una tela di violenze sessuali e pornografia sui bambini che lei vuole distruggere a tutti i costi, denotando come sia labile la linea tra vittima e carnefice. La giovane attrice Milena Smit riesce a donare forza oscura al suo personaggio, attraverso un interpretazione solida e intensa.

La struttura

Il prodotto Netflix si rifà alla struttura narrativa del romanzo basandoci su dei continui salti temporali, primi di nove anni e poi di tre, andando a trattare quei periodi importanti per il caso di Amaya e per la vita della protagonista Miren, che ad ogni salto temporale muta e si trasforma, in una donna tormentata e dilaniata da ciò che le è accaduto, invischiata dentro un indagine, quella della scomparsa della bambina, a cui non riesce a trovarne un senso. Ciò che però rende la visione della serie piacevole sono la narrazione dei vari punti di vista. In primis seguiamo le vicissitudini dei genitori di Amaya che devono fare i conti con la sparizione della loro figlia, di cui non hanno informazioni non sapendo dove sia o se sia ancora viva. In seconda abbiamo le indagini della polizia, capitanata da Belén Millán che cerca in tutti i modi di trovare la verità. La Belén Millán risulta uno dei personaggi più interessanti della serie, ma la serie Netflix non riesce a narrarcela come meriterebbe, rendendola, a tratti, troppo bidimensionale. Indubbiamente ci si poteva concentrare maggiormente sulle forze dell’ordine dandogli anche una narrazione intimistica e non rivolta essenzialmente alle indagini. In terzo abbiamo la storia di Miren Rojo, che segue due direzioni e due indagini: da un lato indaga sulla scomparsa della bambina, dall’altro sulla rete di pornografia e di violenza sessuale, per riscoprire la sua verità e per punire coloro che seviziano e maltrattano gli innocenti dal punto di vista sessuale.

MILENA SMITH è MIREN in La ragazza di Neve - 1x03 Cr. NIETE/NETFLIX © 2022
MILENA SMITH è MIREN in La ragazza di Neve – 1×03 Cr. NIETE/NETFLIX © 2022

In conclusione

La prima stagione ci dona un finale, tanto che la Ragazza di neve ci può intendere tranquillamente come una miniserie, nonostante un finale che potrebbe aprire la serie verso nuovi lidi e nuovi casi, all’insegna di una serie investigativa – giornalistica. Il prodotto Netflix non si dimostra del resto perfetto, ma non possiede nessun reale errore o buco di trama, dimostrandosi una visione piacevole seppur non memorabile.

Note positive

  • Interpretazione di Milena Smit
  • La scrittura del personaggio di Miren Rojo

Note negative

  • I due poliziotti che seguono le indagini potevano essere maggiormente approfonditi, soprattutto a livello familiare.
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