L’Estate Più Calda (2023). Il prete, la femmina e l’amore 

Recensione, trama, cast del film L’Estate Più Calda (2023), una commedia italiana adolescenziale distribuita su Prime Video dal 06 luglio 2023.
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Locandina de Nicola e Don Carlo - Prime Video . L’Estate Più Calda

L’Estate Più Calda

Titolo originale: L’Estate Più Calda

Anno: 2023

Nazione: Italia

Genere: Commedia

Casa di produzione: Notorious Pictures, Amazon Studios, Rufus Film

Distribuzione italiana: Prime Video

Durata: 1h 36m

Regia:  Matteo Pilati

Sceneggiatura: Giuseppe Paternò Raddusa, Matteo Pilati, Tommaso Triolo

Fotografia: Alfredo Betrò

Montaggio: Julien Panzarasa

Musiche: Umberto Gaudino, Jean Michel Sneider, Francesca Michielin

Attori: Gianmarco Saurino, Nicole Damiani, Alice Angelica, Stefania Sandrelli, Nino Frassica, Michela Giraud, Giuseppe Giofrè, Monica Guazzini, Mehdi Meskar, Giuseppe Paternò Raddusa, Barbara Tabita

Trailer e clip de L’Estate Più Calda

Informazione sul film e dove vederlo in streaming

Matteo Pilato, nato a Bologna nel 1984, è un regista, sceneggiatore e produttore italiano. Dal 2011 al 2019 ha lavorato come commissioning editor in aziende televisive, occupandosi, prevalentemente, di programmi di intrattenimento. Nel 2020 ha scritto, prodotto e diretto il suo primo lungometraggio, Maschile Singolare, distribuito in esclusiva su Prime Video da giugno 2021 e prodotto da Rufus Film.  Grazie al successo di questa pellicola, Amazon Studios decide di puntare sul cineasta bolognese, producendo, insieme a Notorius Pictures e Rufus Film, il suo secondo lungometraggio,L’Estate Più Calda, distribuito dal 06 luglio 2023 su Prime Video, come contenuto originale. 

Matteo Pilato

Come Maschile Singolare, L’estate più calda è un progetto concepito in maniera del tutto spontanea insieme agli amici sceneggiatori Giuseppe Paternò Raddusa e Tommaso Triolo, ideato e scritto in poche settimane alla fine del 2021. Diversamente dal film con cui ho esordito, prodotto in maniera indipendente con la mia società Rufus Film, la sceneggiatura di Estate ha catturato la curiosità di Amazon Studios e Notorious Pictures, che hanno deciso di produrre il film e girarlo nell’estate del 2022: con sensibilità e intelligenza, hanno affidato me e il progetto a una squadra di professionisti di grande esperienza e professionalità, da cui ho cercato di imparare il più possibile. Mi sono trovato nelle condizioni per svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi, circostanza non affatto scontata. Abbiamo cercato di raccontare una storia semplice, con onestà, senza virtuosismi ma con grande cura, sotto tutti i punti di vista. Alla mia seconda esperienza come regista, ho avuto le risorse – umane e non – per affinare le mie capacità e crescere, completamente sollevato dalle preoccupazioni di produttore indipendente. È stato un film di molte “prime volte” per me: la prima volta con un centinaio di comparse, la prima volta con un nutrito gruppo di minori, la prima volta con un gregge di alpaca, la prima volta con gli effetti speciali (no spoiler), la prima volta con un crane o un drone a disposizione… Spero che ciò non risulti troppo palese dal risultato finale, ça va sans dire. 

Nella pellicola troviamo l’attore Gianmarco Saurino, che ha già lavorato con Pilato in Maschile Singolare, Nicole Damiani (Resta con me, 2022; Red, 2022) e Alice Angelica, al suo primo ruolo di spessore, oltre a Stefania Sandrelli e Nino Frassica. 

Matteo Pilato

Il ruolo di Nicola, il protagonista maschile del film, è stato pensato per Gianmarco Saurino, che – ancora prima di firmare – ha contribuito a sviluppare il suo personaggio già in fase di scrittura. Dotato di grandissima sensibilità e di una presenza magnetica, ho potuto contare su Gianmarco anche per essere un modello di professionalità e disciplina per le due attrici protagoniste: Estate è il film d’esordio sia per Nicole Damiani (Lucia) che per Alice Angelica (Valentina), due incredibili giovani attrici che – sono sicuro – entreranno nel cuore del pubblico esattamente come è successo a me quando le ho incontrate ai provini. Lavorare con Stefania Sandrelli (Carmen) e riportarla nei luoghi dove ha girato Divorzio all’italiana (il film per cui è stato coniato il termine “commedia all’italiana”) è stato insieme un onore, una responsabilità e una grandissima gioia. Nino Frassica (Don Carlo) ha portato al suo personaggio e sul set la sua verve da istrione, lavorando con creatività ed entusiasmo incontenibili

Riguardo alla colonna sonora invece è da evidenziare la presenza del singolo di Francesca Michielin “Fulmini addosso” (Columbia Records/Sony Music Italy), fuori dal 9 giugno 2023 in radio e su tutte le piattaforme digitali. “Fulmini addosso” è il brano originale de L’estate più calda, che vede nuovamente la cantautrice e polistrumentista italiana collaborare con il cinema italiano, dopo aver realizzato, per il lungometraggio Marilyn ha gli occhi neri,  il brano Nei tuoi occhi, che gli è valso una candidatura ai David di Donanettlo e ai Nastri d’Argento. 

Trama de L’Estate Più Calda

In un paesino della Sicilia meridionale arriva l’estate: l’ultima di Lucia (Nicole Damiani) prima di partire per l’università e separarsi da Valentina (Alice Angelica), la sua migliore amica; l’ultima di Nicola (Gianmarco Saurino) prima di diventare, tra tre mesi, prete. Lucia trascorrerà le vacanze dividendo il suo tempo fra l’attività di animatrice nel Centro Estivo parrocchiale e la cura degli animali e del parco della grande villa che lo ospita. L’arrivo di Nicola nella parrocchia di Don Carlo (Nino Frassica) porta euforia e scompiglio in paese: il giovane diacono piace subito a tutti, in particolare a Valentina, che si mette in testa di conquistarlo per perdere la sua verginità. Per aiutare l’amica, Lucia si avvicina progressivamente a Nicola, scoprendo di condividere con lui molti interessi e la stessa visione del mondo, finché un incidente non arriva persino a scatenare tra loro una bruciante passione…

Prime Video . L’Estate Più Calda
Prime Video . L’Estate Più Calda

Recensione di L’Estate Più Calda

Matteo Pilato

Pur non essendoci riferimenti autobiografici diretti, ho attinto a piene mani dal mio vissuto: come i protagonisti del film, anch’io – durante gli anni dell’adolescenza – partecipavo alle attività della parrocchia del mio paese, Centro Estivo incluso. Credo, tuttavia, che in tanti – non solo i miei amici dell’epoca – riconosceranno le situazioni e le dinamiche raccontate nel film, soprattutto chi è cresciuto in provincia, non necessariamente nella bellissima Sicilia.

Traendo ispirazione dal proprio vissuto personale e dal suo contesto di crescita umana, Matteo Pilato realizza una commedia sentimentale a tinte teen dramma alquanto educata e gentile ma priva di un qualsiasi tipo di sofisticatezza narrativa. La storia si può dividere in due parti distinte: l’avvento di “Don” Nicola nel piccolo paesino della Sicilia meridionale e l’inizio della storia d’amore tra il futuro prete e la giovane Lucia, una giovane ragazza di diciotto anni profondamente idealista e altruista, che trascorre le sue vacanze estive frequentando la parrocchia di Don Carlo, impiegando il suo tempo in attività d’animatrice nel Centro Estivo, gestito da due suore, l’anziana Suor Agata (Monica Guazzini) e Suor Enza (Balkissa Maiga).

La prima parte narrativa risulta alquanto carina, sapendo ben immergerci dentro un clima giovanile estivo dal carattere religioso e parrocchiale, fatto di voglia di amare, di fare esperienza sessuale e di trasformarsi, lasciando il sé bambina per abbracciare il sé di donna. Per tutti i personaggi messi in scena questa è la loro ultima estate per come la conoscono. Un estate che porterà con sé notevoli cambiamenti epocali. A settembre la loro vita sarà completamente divergente: Lucia abbandonerà per la prima volta la sua terra nativa per studiare a Roma, in cui andrà a vivere con il suo fidanzatino egiziano. Valentina si distaccherà dalla sua amica del cuore per la prima volta dovendo reinventarsi e trovare un senso alla sua stessa esistenza. Nicola, invece, dovrà abbandonare il sé giovane per diventare uomo di chiesa, ciò comporta abbandonare le proprie pulsioni sessuali e ogni istinto della carne, per seguire il suo compito religioso: divenire esempio di fede e di cristianità dinanzi agli occhi degli altri. Le storie dei tre personaggi s’intrecciano bene nella prima metà de “L’Estate Più Calda” relegandoci una commedia simpatica e dolce ben misurata a livello ritmico e poggiata su una valida sceneggiatura, nonostante l’intera drammaturgia sa di banalità, poiché, fin dalle primissime scene, sappiamo già che Lucia e Nicola saranno destinati ad amarsi, per la scontentezza di Valentina, che invece desidera perdere la sua verginità con il futuro “Don”. Il tutto è condito, inoltre, da delle valide interpretazioni delle due attrici protagoniste e di Gianmarco Saurino che riescono a raccontarci bene, a livello visivo e di espressione facciale, i loro personaggi.

Con l’avvento della storia d’amore e della passione estiva tra Lucia e Nicola ecco che la pellicola inizia a inclinarsi e a perdere efficacia, ricadendo entro situazione assurde e poco credibili. Vediamo Lucia e Nicola uscire la sera insieme, recarsi in hotel per amoreggiare o camminare per le vie della città insieme, il tutto senza che nessuno se ne renda realmente conto, senza che nessuno blocchi Nicola, che, nonostante la sua storia d’amore e carnale con Lucia, continua tranquillamente a seguire la sua carriera clericale, senza porsi domande interne degne di nota. A dire il vero Nicola mostra alcune titubanze, alcune resistenze, ma in maniera molto superficiale e, assolutamente, poco incisive visivamente e narrativamente. Sarebbe stato interessante vedere un confronto interno a Nicola più accattivante, con preghiere rivolte a Dio, momenti di pianto e di dolore per il suo amore verso Lucia e la sua vocazione cristiana, ma “L’Estate Più Calda” non tratta nulla di ciò, anzi, ci mostra Nicola e Lucia intraprendere, con fare gioviale questa storia d’amore, in cui Lucia tradisce il suo storico fidanzato, senza problemi, con Nicola mentre l’uomo di chiesa tradisce se stesso e la sua vocazione. A fine visione è assolutamente evidente come la storia d’amore non sia assolutamente ben trattata, soprattutto quando entra nel vivo. Possiamo ben asserire che dal momento del loro primo bacio, la storia perde ogni verosimiglianza e contatto con la realtà in svariate scene (vedesi il sesso al campo estivo), inoltre il racconto audiovisivo nel suo procedere trasforma ogni singolo personaggio tridimensionale in una sorta di macchietta stereotipata: il futuro prete attraente che s’innamora, la ragazza della chiesa che s’innamora del prete, Valentina che diviene l’amica tradita in cerca di vendetta etc… Il tutto è condito dalla presenza di due personaggi alquanto macchiettistici che hanno lo scopo di condurre la narrazione entro toni più comici, stiamo parlando dei personaggi interpretati da Stefania Sandrelli e Nino Frassica, due caratteri alquanto mal scritti e mal utilizzati, specialmente la Sandrelli. Frassica interpreta Don Carlo, per certi versi il suo personaggi risulta simpatico al pubblico, ma nel secondo atto narrativo si doveva dar più forza e carisma a questo carattere, invece la sceneggiatura sceglie di non donargli nessun spessore o arco d’evoluzione, delegandolo a una sorta di Don Abbondio moderno, che vede, sa, ma non agisce. 

Nicola e Don Carlo in L’Estate Più Calda
Nicola e Don Carlo in L’Estate Più Calda

In conclusione

Un film carino ma non pienamente riuscito. Gli sceneggiatori hanno ben scritto, nella parte iniziale, i personaggi ma non sono stati capaci di creare una storia accattivante e ben fatta nel secondo e terzo atto, soprattutto la storia d’amore tra Lucia e Nicola doveva essere scritta con maggior attenzione ai dettagli. Una buona presentazione dei personaggi e poco altro. 

Note positive

  • Una pellicola con toni gentili
  • La presentazione dei personaggi

Note negative

  • L’evoleversi della storia d’amore tra Lucia e Nicola
  • I personaggi interpretati da Stefania Sandrelli e Nino Frassica
  • Alcuni eventi sono poco verosimili 
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Stefano Del Giudice
Stefano Del Giudice

Laureatosi alla triennale di Scienze umanistiche per la comunicazione e formatosi presso un accademia di Filmmaker a Roma, nel 2014 ha fondato la community di cinema L'occhio del cineasta per poter discutere in uno spazio fertile come il web sull'arte che ha sempre amato: la settima arte.

Articoli: 932

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