Mask Girl – Prima stagione (2023). Un ritratto della società coreana

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Locandina di Mask Girl

Mask Girl

Titolo originale: Mask Girl

Anno: 2023

Paese: Corea del Sud

Genere: thriller, drammatico

Casa di Produzione: Bon Factory

Distribuzione italiana: Netflix

Ideatore: Kim Yong-hoon

Stagione: 1

Puntate: 6

Regia: Kim Yong-hoon

Sceneggiatura: Kim Yong-hoon

Fotografia: –

Montaggio: –

Musica: –

Attori: Elaine Wang, Jolene Kim, Annie Sway, Anzu Lawson, Yeom Hye-ran, Jin-Ah Im, Ahn Jae-hong, Daniel Choi, Hyun-Jung Go, Lee Jun-Young

Trailer di Mask Girl

Informazioni sulla serie e dove vederla in streaming

Gli sceneggiatori sudcoreani di serie TV spesso si ispirano alla controparte letteraria, in particolare ai Webtoon, fumetti digitali, e agli anime. Così anche la serie thriller-drammatica “Mask Girl” trae origine dal mondo dei fumetti. Il 15 agosto 2015 è stato pubblicato un Webtoon coreano per adulti, edito da Naver Best Challenge, disegnato da Heisei e scritto da Mae Mi, intitolato “Mask Girl”. Pubblicato ogni domenica sul sito Naver Webtoon, il Webtoon si è sviluppato in tre stagioni: la prima è terminata il 27 febbraio 2016, la seconda il 25 febbraio 2023, mentre la terza, che conclude l’arco narrativo, è terminata con l’episodio 48 il 3 giugno 2018.

La casa di produzione Bon Factory ha sviluppato una serie basata su questa saga a fumetti, distribuita in tutto il mondo su Netflix il 18 agosto 2023, composta da sei episodi diretti da Kim Young-hoon, regista e sceneggiatore di “Nido di Vipere” (2020). Nel cast troviamo Elaine Wang (Zombiverso, 2023; Breaking Brooklyn, 2018; Rules of the Trade 2014; The Devil and the Death Penalty, 2012), Jolene Kim (Shrinking, 2023; Avvocata Wood, 2022; Together Alone, 2022) e Ahn Jae-hong (Jokgoo wang, 2013; Ssam maiwei, 2017; 1999, Myeonhee, 2012).

Trama di Mask Girl

Kim Mo-Mi fin da quando era bambina ha sognato di diventare una stella della danza, cercando costantemente l’ammirazione del mondo intero. Tuttavia, i suoi sogni di gloria vengono spezzati man mano cresce, a causa di superficiali criteri estetici. Kim Mo-Mi possiede un fisico affascinante, ma allo stesso tempo è afflitta da un volto che tutti considerano brutto, tanto, che nel periodo scolastico, coloro che la conoscono iniziano a perpetrare atti di bullismo ai suoi danni, etichettandola come un “Mostro” e deridendola per il suo aspetto sgradevole.

Con il passare del tempo, Kim Mo-Mi si trova ad affrontare una vita apatica, come impiegata contabile in un’azienda, dove ha una segreta infatuazione per il suo capo. Durante il giorno, cerca di passare inosservata, ma di sera rivela la sua vera essenza. Di notte Kim Mo-Mi indossa una maschera, accende la webcam e si trasforma in Mask Girl, la protagonista di suggestive performance erotiche online. Dietro la maschera, trova finalmente l’ammirazione che ha sempre desiderato, grazie a un vasto seguito di affezionati fan. Niente però dura per sempre e tutto cambia radicalmente quando riceve una misteriosa email da parte di un fan di Mask Girl che sostiene di conoscere la sua vera identità. Questo evento segna un punto di svolta nella vita di Kim Mo-Mi, e non solo nella sua, dando il vita a un susseguirsi di eventi inaspettati.

1x02 di Mask Girl
Frame dell’Ep. 1×02 di Mask Girl

Recensione di Mask Girl

Esistono serie semplici che giocano principalmente con il genere cinematografico per condurci in avvincenti racconti audiovisivi privi di spessore tematico. Poi ci sono prodotti altamente complessi e sfuggenti all’etichettatura, che spaziano tra vari generi e sottotrame narrative e tematiche, creando un intricato intreccio di trama sia dal punto di vista drammaturgico che sociologico. “Mask Girl” è un esempio di quest’ultimo caso, una serie che dimostra ancora una volta l’abilità sudcoreana di creare opere tridimensionali, coinvolgenti e moderne, distanziandosi dal linguaggio seriale americano che tende a incasellare le storie in categorie e temi specifici. Etichettare “Mask Girl” risulta, dunque, difficile poiché si muove attraverso diverse sfumature emozionali, dove non solo il genere cambia completamente a ogni episodio, ma anche i protagonisti si evolvono e si modificano all’interno di una narrativa dinamica, sorprendente e imprevedibile.

  • Ep.1 – La storia inizia presentandoci Kim Mo-Mi nel 1989, quando era ancora una bambina dal viso grazioso. La trama invece si svolge nel 2009, con Kim Mo-Mi, ormai alquanto imbruttita, che lavora come contabile durante il giorno e si trasforma in Mask Girl, la star della webcam, di notte. Questo episodio ci offre un’introspezione profonda sulla protagonista, offrendoci una visione completa di lei, il tutto avvolto in un genere che potremmo definire come commedia drammatica.
  • Ep.2 – C’è un cambio di prospettiva e, in qualche modo, di protagonista. Entra in scena con prepotenza Ju Oh-Nam, un impiegato che lavora nell’ufficio di Kim Mo-Mi e il cui unico piacere è guardare spettacoli erotici dopo il lavoro, in particolare quelli di Mask Girl, di cui è ossessionato. Questo episodio ci mostra il passato e il presente di Ju Oh-Nam, fornendo una comprensione tridimensionale del personaggio e delle sue problematiche sociali. Il suo incontro con Kim Mo-Mi porterà la narrazione in una nuova direzione, introducendo omicidi e sangue nel racconto, con un emergente serial killer al centro dell’attenzione.
  • Ep.3 – C’è un drastico cambiamento all’interno della serie, dove tutto ciò che abbiamo visto fino a questo punto cambia radicalmente. La commedia drammatica svanisce quasi del tutto, lasciando spazio a un thriller investigativo che richiama la trilogia della vendetta di Park Chan-wook. La nuova protagonista di questo episodio è Kim Kyung-Ja, interpretata da Yeom Hye-ran di The Glory, una madre la cui esistenza ruota intorno a suo figlio. Quando il figlio scompare, Kim Kyung-Ja inizia una frenetica ricerca per trovarlo a tutti i costi.

Yeom Hye-ran

Speravo che la vendetta di Kim Kyung-Ja non fosse motivata solo dalla sua maternità. Volevo includere vari conflitti complessi originati dalla sua età, religione e altre convinzioni, e ho avuto molte discussioni su questi conflitti, che sorgono mentre si precipita verso un grande e chiaro obiettivo chiamato vendetta
  • Ep.4 – Questo episodio pone al centro un nuovo personaggio, già introdotto nell’episodio 1×03, di nome Kim Chun-ae. Sebbene la trama mantenga un’atmosfera investigativa, si avvicina più al genere romantico con sfumature femministe, dove i personaggi devono sfuggire a un pericolo imminente per salvare le loro vite. In questo episodio, Kim Mo-Mi rientra in scena anche se il suo personaggio è narrato principalmente in funzione di Kim Chun-ae, una ballerina di un Night Club coinvolta in una relazione amorosa con un uomo che la maltratta e si approfitta di lei.
  • Ep.5 – Si verifica un nuovo drastico cambiamento all’interno della serie. Abbandoniamo il 2009, Kim Kyung-Ja, Kim Chun-ae e Mask Girl, e ci concentriamo su un nuovo personaggio, la giovanissima Kim Mo-Mi nel 2017 e successivamente nel 2023. È la figlia di Mask Girl e si trova a confrontarsi con le conseguenze del passato di sua madre. La narrazione si sviluppa in un intenso dramma adolescenziale, creando una profonda riflessione sulla società sudcoreana e sui personaggi presentati nell’episodio, in particolare sulla protagonista Kim e la sua amica di scuola, Ye-chun, un personaggio ricco di sfumature psicologiche.
  • Ep.6 – Questo episodio funge da atto conclusivo della prima stagione, un episodio che ha il compito di unire definitivamente tutte le narrazioni che abbiamo visto sin dall’inizio.

Sebbene gli episodi si differenzino notevolmente tra loro in termini di genere e caratterizzazione dei personaggi, “Mask Girl” dimostra di essere una serie solida, mantenendo uno stile narrativo coerente in ogni episodio. Ogni puntata inizia con il protagonista che condivide i suoi traumi e il suo passato, consentendoci di comprenderlo meglio e di sviluppare empatia nei suoi confronti. La regia e la fotografia restano coerenti, ad eccezione dell’episodio 1×06, che utilizza una fotografia in bianco e nero per la prima parte del racconto, una scelta discutibile in alcuni aspetti. Un altro elemento comune tra le diverse storie dei personaggi è il tema centrale. Mask Girl, Kim Mo-Mi (la figlia), Ju Oh-Nam e Ye-chun sono tutti personaggi colpiti dalla società sudcoreana, che li emargina egoisticamente a causa della loro non convenzionale bellezza esteriore. Gran parte di questi personaggi è sottoposta a bullismo o isolamento a causa del loro aspetto. La loro bruttezza esteriore (seppur non eccessiva) li rende vittime agli occhi di una società che ammira e ricerca solo l’apparenza e l’omologazione, ignorando la bellezza interiore delle persone. I cosiddetti “brutti” sono costretti a nascondersi da una società che valorizza solo la bellezza e che non considera minimamente l’interiorità delle persone. I belli non fanno altro che bullizzare crudelmente i brutti, nella società mostrataci in questa serie Netflix. La tematica del bullismo è ampiamente affrontata nella cinematografia e nelle serie coreane a causa della situazione storica attuale. In Corea del Sud e in gran parte dell’Asia, come il Giappone, il bullismo rappresenta un fenomeno allarmante, una macchia che coinvolge numerosi giovani studenti. Le statistiche sono preoccupanti: dal 2013 i casi di bullismo sono notevolmente aumentati, passando da 11.749 a 31.130 nel 2019, un dato in costante crescita. La speranza è che opere audiovisive come questa, che esplorano le conseguenze delle violenze psicologiche subite da adolescenti, possano sensibilizzare sulle gravità di tali comportamenti.

Tuttavia, “Mask Girl” non si limita solo al bullismo, ma collega questa tematica all’epidemia degli interventi estetici, utilizzati per migliorare la bellezza o addirittura cambiare radicalmente il volto. La serie esplora attentamente questo fenomeno, mostrando personaggi che subiscono trasformazioni identitarie complete a seguito di interventi chirurgici. Come nel caso del bullismo, l’uso della chirurgia plastica rappresenta un vero problema per la Corea del Sud, un paese con il più alto numero di interventi di chirurgia plastica, registrando oltre 980.000 operazioni solo nel 2014. Come la serie espone attraverso i suoi personaggi, in Corea del Sud il corpo è percepito come un “work in progress”, una concezione influenzata anche da una politica governativa che ha investito in modo significativo nella cultura visuale negli anni ’90 e 2000, portando all’aumento di film, telenovele e video su YouTube. Se questo ha innalzato il cinema coreano a nuovi livelli, facendolo competere direttamente con il mercato cinematografico americano, ha anche alimentato uno standard distorto di bellezza nella società sudcoreana. Le band K-pop fanno ampio uso della chirurgia estetica, influenzando pesantemente i canoni di bellezza nel paese e trasformando ogni piccola imperfezione facciale in un grave problema sociale. Nel 2023, un terzo delle donne sudcoreane tra i 19 e i 29 anni ha subito interventi di chirurgia plastica, alterando drasticamente l’aspetto.

Fotogramma di Mask Girl
Fotogramma di Mask Girl

In conclusione

Mask Girl è una serie che affonda le radici nella società sudcoreana, esplorando profondamente le distorsioni causate dalla cultura televisiva e online sulla nuova generazione. La serie ci mostra come questa crescente esposizione abbia portato alla diffusione di un concetto distorto di bellezza e a una forma sfrenata e incontrollata di bullismo.

Note positive

  • Regia
  • Fotografia
  • Sceneggiatura
  • Ritmo
  • Interpretazioni

Note negative

  • /
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