Servant 4 (2023). L’epilogo (o forse no) dei Turner

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Locandina di Servant 4

Servant 4

Titolo originale: Servant

Anno: 2023

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Horror

Casa di Produzione: Blinding Edge Pictures, Escape Artists

Distribuzione italiana: Apple TV+

Ideatore: Tony Basgallop

Stagione: 4

Puntate: 10

Regia: Ishana Shyamalan, Nimród Antal, M. Night Shyamalan, Dylan Holmes Williams, Logan George, Celine Held, Severin Fiala, Veronika Franz, Kitty Green, Carlo Mirabella-Davis

Sceneggiatura: Ishana Shyamalan, Henry Chaisson, Laura Marks, Alyssa Clark, Kara Lee Corthron, Amy Louise Johnson, Devin Conroy

Fotografia: Mike Gioulakis, Gabriel Lobos, Lowell A. Meyer, Marshall Adams, Greta Zozula

Montaggio: Harvey Rosenstock, Peter Mergus, Noemi Katharina Preiswerk, Ralph Jean-Pierre

Musica: Trevor Gureckis

Attori: Lauren Ambrose, Toby Kebbell, Nell Tiger Free, Rupert Grint, Phillip James Brannon, Tony Revolori, Mathilde Dehaye, Mac Rop, Boris McGiver, Todd Waring, Billy Vargus, Katie Lee Hill, Barbara Kingsley, Denny Dillon, Charlotte Bell, Megan Gunning, Arielle Mandelberg, Carra Patterson

Trailer di Servant 4

Informazioni sulla stagione e dove vederla in streaming

Dopo quattro stagioni, ognuna composta da dieci episodi, per un totale di quaranta puntate, giunge al termine la serie horror-psicologica “Servant 4“, con un finale di stagione che vede lo scontro finale tra la famiglia Turner e Leanne, con l’ombra oscura della Chiesa dei Santi Minori in attesa di rivendicare il suo ruolo narrativo centrale all’interno della serie. La quarta stagione, prodotta da M. Night Shyamalan, che ha anche diretto alcuni episodi e partecipato alla scrittura e ideazione della serie, ha debuttato su Apple TV+ il 13 gennaio 2023, con un rilascio settimanale ogni venerdì. L’ultimo episodio di “Servant” è stato rilasciato venerdì 17 marzo, una data simbolica per il mondo del genere horror. Oltre a Shyamalan, la serie è prodotta da Ashwin Rajan, Jason Blumenthal, Taylor Latham, Larissa E. Michel, Steve Tisch e Todd Black, mentre il creatore e showrunner è Tony Basgallop, nominato ai British Academy of Film and Television Art come produttore esecutivo e scrittore. I protagonisti della serie sono gli stessi quattro attori che ci hanno accompagnato nelle passate stagioni: Lauren Ambrose, Toby Kebbell, Nell Tiger Free e Rupert Grint.

Trama di “Servant 4”

Dorothy è stata spinta giù dalle scale da Leanne in un impeto di rabbia, quando le cose tra loro stavano prendendo una brutta piega. Leanne, la giovane tata che è entrata nella famiglia Turner per prendersi cura di Jericho, il bambino scomparso dei Turner, ucciso involontariamente da Dorothy, è diventata fonte di profonda preoccupazione per la donna. L’ex volto famoso del giornalismo televisivo, dopo lunghi mesi trascorsi in ospedale, è finalmente tornata a casa, ma la sua salute non è più quella di un tempo. Ora non è più in grado di camminare o di muoversi liberamente, costretta a passare le giornate immobilizzata a letto o su una sedia a rotelle. La sofferenza di Dorothy va oltre il disagio fisico, estendendosi anche a livello emotivo. Si rende conto che il marito e il fratello sembrano schierarsi con Leanne e non dalla sua parte. Nonostante “l’incidente”, Leanne continua a risiedere nella dimora familiare e assume addirittura il ruolo di padrona di casa, instillando timore sia in Julian che in Sean.

Tuttavia, questa situazione non provoca solo dolore a Dorothy, Sean e Julian; anche Leanne è colpita profondamente. Si rende conto che la famiglia non la ama più, affondando in un abisso di disperazione e rabbia. Nel frattempo, Leanne deve confrontarsi nuovamente con la pericolosa e sinistra Chiesa dei Santi Minori, sempre più decisa a catturarla. Questo scontro non minaccerà solo la tranquilla Spruce Street, con l’edificio e il quartiere che sembrano sgretolarsi, ma metterà a rischio l’intera città di Philadelphia e persino il mondo intero. Tuttavia, chi è veramente Leanne Grayson? E chi è il misterioso bambino che abita nella loro casa? Può la Chiesa dei Santi Minori essere considerata affidabile, o si tratta di un’organizzazione folle e pericolosa?

Un intricato intreccio di eventi, emozioni e misteri si dipana in questo contesto, costruendo un’atmosfera avvincente e misteriosa che tiene lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultimo istante.

Fotogramma di Servant 4
Fotogramma di Servant 4

Recensione di Servant 4

Apple TV+ ha sempre puntato su un’alta qualità dei contenuti, a differenza delle scelte di Netflix e dei suoi competitori, che sembrano concentrarsi più sulla quantità che sulla qualità. Questa scelta è evidente se osserviamo le serie di punta del servizio di distribuzione on-demand, come The Morning Show, See, For All Mankind, Ted Lasso e Servant. Queste serie si distinguono per la loro solidità sotto ogni aspetto, dalla sceneggiatura alla realizzazione tecnica, con una scenografia e una fotografia impeccabili che richiamano più il mondo cinematografico che quello televisivo.

Servant, giunto alla conclusione, risulta essere uno dei più grandi esempi di serie horror mai realizzate. È un prodotto che ha saputo mantenere costantemente alta la tensione degli spettatori grazie all’abilità narrativa, evitando di ricorrere a spettacolarità fine a se stessa. La sfida non è stata semplice: sviluppare quaranta episodi all’interno di una singola location, con un nucleo narrativo composto da soli quattro attori. Questi interpreti hanno dimostrato le loro abilità recitative in una storia che tratta di relazioni familiari, dolore e traumi mai rimarginati, delineando un abisso oscuro dove solo l’amore e l’accettazione del passato possono salvarli mentre il mondo esterno sta per precipitare nel caos. La serie, però, più che essere una serie horror di genere, si concentra, essenzialmente, sulle relazioni interpersonali e sui legami affettivi. Nel corso delle quattro stagioni, abbiamo assistito alla formazione e alla trasformazione di vari rapporti tra i personaggi. Questi legami sono passati attraverso alti e bassi, cambiando radicalmente nel corso dei quaranta episodi. Inizialmente, Dorothy nutriva affetto per Leanne e le dava fiducia, ma nel corso delle stagioni questa relazione si è deteriorata fino a trasformarsi in paura e terrore. La giornalista, una volta sicura di sé, ha iniziato a dubitare e a temere per la propria vita, cercando disperatamente di allontanare Leanne da sè e dalla sua famiglia, contrariamente ha quanto era avvenuta nella seconda stagione. Ma non è solo questa relazione a mutare. L’equilibrio stesso della famiglia Turner subisce un’evoluzione. Nella prima stagione, Leanne era insicura e timorosa, ma con il passare del tempo è diventata una donna forte e sicura di sé, consapevole dei propri poteri e capacità. Tuttavia, in lei persiste ancora una bambina spaventata, una parte di sé che deve affrontare i traumi e risolvere i problemi interiori, un processo che viene esplorato in questa quarta stagione. In Servant 4, non è solo Dorothy che ha bisogno di Leanne, ma anche il contrario, come sarà evidente durante gli episodi dell’ultimo arco narrativo della serie horror.

Abilità registiche e sceneggiative

Servant non è una serie facile da realizzare. Non è scontato trovare inquadrature coinvolgenti e in grado di creare pathos narrativo dopo aver ripetuto lo stesso scenario per trenta episodi. Tuttavia, i registi si sono rivelati abili, offrendoci una fotografia coinvolgente che crea suspense visiva ed emotiva. La serie rimane coerente con se stessa, non rivelando troppo e lasciando spazio a interpretazioni aperte. Non risponde a tutte le domande, ma si concentra solo su ciò che vuole raccontare: i problemi interpersonali di quattro persone – Dorothy, Sean, Julian e Leanne. L’elemento sovrannaturale – religioso non è l’elemento centrale della serie, ma lo è quello umano ed emotivo. Questa scelta si rivela azzeccata e funzionale per molti motivi, in quanto Servant non si presenta come una serie conclusiva, ma come un capitolo di una storia più grande e oscura, che potrebbe dare inizio a un universo espanso impregnato di elementi religiosi e di genere horror. La Chiesa dei Santi Minori rimane avvolta nel mistero, ma questo si allinea perfettamente alla natura enigmatica della serie.

Tony Revolori e Nell Tiger Free in Servant 4
Tony Revolori e Nell Tiger Free in Servant 4

In conclusione

È davvero difficile individuare dei difetti in questa serie, anche se ve ne è uno che emerge, ossia la rapida e poco credibile guarigione di Dorothy nell’ultima puntata. Tuttavia, al di là di questo aspetto, la serie risulta coinvolgente e ti cattura, tenendoti letteralmente incollato allo schermo, ansioso di scoprire come si svilupperà il finale.

Note positive

  • Interpretazione
  • Sceneggiatura
  • Fotografia
  • Location
  • Montaggio

Note negative

  • Dorothy, nell’ultima parte della puntata, sembra camminare senza problemi, come mai? 
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