The Great Malaise (2019): recensione del cortometraggio di Lepage

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Locandina di The Great Malaise

Titolo originale: Le Mal du siècle (The Great Malaise)

Anno: 2019

Nazione: Canada

Genere: Animazione

Casa di produzione: National Film Board of Canada

Distribuzione italiana:

Durata: 8 minuti

Regia: Catherine Lepage

Sceneggiatura: Catherine Lepage

Fotografia:

Montaggio: Sophie Leblond

Musiche: Philippe Brault

Doppiatori: Miranda Handford, Alexa-Jeanne Dubé

Informazioni sul corto e dove vederlo in streaming

The Great Malaise” (in francese: “Le Mal du siècle”) è un cortometraggio d’animazione canadese diretto da Catherine Lepage e uscito nel 2019. Questo film rappresenta una riflessione sulla depressione e sull’ansia, focalizzandosi su una donna di nome Miranda Handford nella versione inglese (Alexa-Jeanne Dubé in quella francese). Il film inizialmente dipinge la sua personalità, le sue speranze e i suoi sogni in termini positivi, ma gradualmente mostra l’incertezza e il dubbio che emergono mentre affronta le proprie ansie e incertezze. La pellicola è stata presentata in anteprima ai Sommets du cinéma d’animation 2019, dove ha ottenuto una menzione d’onore nella categoria Miglior film canadese. Inoltre, è stata nominata per il Canadian Screen Award come miglior cortometraggio d’animazione durante il 9° Canadian Screen Awards nel 2021.

Trama di The Great Malaise

Una voce narrante narra la sua routine, accompagnata da immagini semplici e infantili, che si muovono sullo sfondo di un quaderno. Il flusso di parole procede in ritmo crescente, seguito dalla successione veloce dei disegni, fino a un collasso conclusivo e a uno svelamento del vero stato emotivo della narratrice, la quale racconta la sua depressione.

The Great Malaise (2019)
The Great Malaise (2019)

Recensione di The Great Malaise

The Great Malaise è la conclusione di un percorso artistico e personale dell’autrice e regista Catherine Lepage, una rielaborazione delle sue pubblicazioni “12 Moins sans intérêt“, “Fines Tranches d’Angoisse” e “Zoothérapie“. Il cortometraggio, molto breve e semplice, è stato presentato alla 21a edizione del Festival Internazionale ShorTS, nella categoria “Shorter Teens“, disponibile in streaming su MYmovies. Nonostante la grafica quasi infantile e i colori vividi, The Great Malaise tocca importanti tematiche, seppure in maniera leggera e spesso ironica.

Lo stile narrativo del corto è semplice e diretto a tal punto da ricordare in un certo modo il linguaggio pubblicitario. Immagini animate colorate e accattivanti si muovono sullo schermo, accompagnate da una voce femminile. Se inizialmente possa sembrare che i due elementi procedano insieme nella narrazione di una normale routine, ci si rende successivamente conto che le illustrazioni rappresentano l’esatto contrario di ciò che la voce spiega in maniera decisa e serena, generando un cortocircuito nella mente dello spettatore.

Il ritmo incalzante non fa che evidenziare ciò che risulta già evidente dall’intonazione dell’attrice, ovvero lo stato di ansia e di stress crescente, gli impegni che si sovrappongono e la mancanza di pause tra le infinite attività giornaliere.

L’autrice riporta la sua esperienza personale, trattando tematiche attuali con grande umanità. Il corto denuncia in maniera chiara e originale la pressione sociale a cui l’individuo è sottoposto quotidianamente, la vita frenetica e le grosse aspettative che la società attuale presenta.

La narratrice si sente improvvisamente fuori luogo, come l’istrice che si muove cercando di evitare i palloncini rossi. Le parole ritrovano l’accordo con le immagini non appena la donna raggiunge una certa autoconsapevolezza. Stavolta il ritmo è lento e la voce è rassegnata. Le illustrazioni, che sembrano sconnesse e casuali, sono in realtà un’originale trasposizione iconografica del monologo. L’ansia e lo stress si accumulano fino al totale abbandono di sé e la nuotatrice che all’inizio si tuffava sicura di sé, adesso sprofonda nel grande blu e non riesce a riemergere.

The Great Malaise porta paradossalmente sullo schermo una tematica di un certo peso come la depressione con grande leggerezza e con un linguaggio che sembra non essere pertinente all’argomento ma che in maniera definitiva si dimostra pienamente efficace nel suo intento.

Il corto è un piccolo gioiello, di grande attualità e con un linguaggio universale, adatto a un pubblico eterogeneo.

Frame di The Great Malaise (2019)
Frame di The Great Malaise (2019)

In conclusione


“The Great Malaise” rappresenta l’evoluzione artistica di Catherine Lepage, convergendo le idee dei suoi precedenti lavori in un breve ma potente cortometraggio presentato al Festival Internazionale ShorTS. Nonostante la grafica vivace e il tono ironico, affronta tematiche profonde, rivelando la pressione sociale e lo stress quotidiano in modo diretto e originale. La narrazione, inizialmente armoniosa con le immagini, rivela gradualmente un cortocircuito emotivo, rafforzando il ritmo incalzante e culminando nella rappresentazione della depressione. Con leggerezza e un linguaggio inaspettato, il film tocca una tematica pesante in modo efficace, trasmettendo un messaggio universale e attuale.

Note Positive

  • Linguaggio semplice e diretto
  • Illustrazioni curate e varie
  • Rappresentazione diretta di un processo mentale complesso
  • Tematica attuale

Note Negative

  • Il corto ha avuto poca visibilità a causa dei tempi ristretti del Festival
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