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Interstellar
Titolo originale: Interstellar
Anno: 2014
Paese di produzione: Usa
Genere: Fantascienza
Produzione: Paramount, Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 2h 49m
Regia: Christopher Nolan
Sceneggiatore: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Montaggio: Lee Smith
Dop: Hoyte van Hoytema
Musica: Hans Zimmer
Attori: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Wes Bentley, Casey Affleck, Michael Caine, Matt Damon, Topher Grace, Mackenzie Foy, John Lithgow, Ellen Burstyn, David Oyelowo, Bill Irwin, Elyes Gabel, Timothée Chalamet
Trailer di Interstellar
Informazione sul film e dove vederlo
L’acclamato regista Christopher Nolan (“Il Cavaliere Oscuro” la saga; “Inception”) in “Interstellar” si trova a dirigere un cast internazionale. Quando il nostro tempo sulla Terra sta per finire, una squadra di esploratori intraprende la missione più importante della storia dell’umanità: un viaggio nella galassia per scoprire se gli uomini potranno avere un futuro tra le stelle. Il cast stellare di “Interstellar” include: il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), l’attrice premio Oscar Anne Hathaway (“Les Misérables”), l’attrice candidata all’Oscar Jessica Chastain (“Dark Zero Thirty”), Bill Irwin (“Rachel Sta Per Sposarsi”), l’attrice premio Oscar Ellen Burstyn (“Alice Non Abita Più Qui”).
Trama di Interstellar
Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango.
Interstellar
La terra scarseggia di cibo: una piaga ha contagiato gran parte delle risorse agricole. Gli uomini sono diventati degli agricoltori poiché l’emergenza cibo è sempre più forte, e coltivare la terra è fondamentale. Tutti sperano che i raccolti nel futuro saranno migliori e che la Terra si riprenderà: l’umanità spera sempre di riuscire a sopravvivere alla fine del nostro pianeta nativo.
Cooper, ex ingegnere e ora agricoltore, tramite un fantasma che sposta dei libri e grazie alla figlia Murphy, trova l’edificio segreto della NASA, ritenuta da tutti inattiva. Cooper scoprirà che la Terra non è salvabile e che degli uomini sono stati mandati dentro un warmhole, vicino a Saturno, per scoprire il nuovo pianeta. L’ingegnere viene scelto dalla compagnia spaziale per eccellenza nel guidare una nuova missione alla scoperta di un pianeta abitabile per la razza umana.

Recensione di Interstellar
Ciao papà. Che gran figlio di puttana. Non ne ho mai registrato uno quando rispondevi perché ero furiosa che te ne fossi andato. E poi quando hai scelto il silenzio mi è sembrato di dover accettare quella tua decisione. Ma oggi è il mio compleanno ed è un compleanno speciale perché tu mi hai detto… tu mi hai detto che al tuo ritorno avremmo potuto avere la stessa età. E oggi ho gli anni che avevi tu quando sei partito. Quindi questo sarebbe un ottimo momento per tornare.
Cit. Interstellar
Queste parole sono pronunciate da Murphy Cooper la figlia dell’astronauta, interpretato da Matthew McConaughey, che insieme a un piccolo gruppo di cosmonauti si avvia a compiere una complessa e fondamentale missione spaziale, salvare il pianeta Terra e l’umanità trovando un nuovo habitat in cui è possibile ricreare una nuova civiltà, ma per farlo abbandona la sua piccola figlia addentrarsi entro un viaggio spaziale che si dimostra anche temporale, dove il tempo nei vari pianeti trascorre diversamente sulla Terra così mentre lui compie il suo incarico di salvatore, gli anni sulla Terra scorrono rapidamente, così velocemente che dopo pochi giorni da quando è partito la sua figlioletta, molto unita al padre, è oramai una donna incazzata con colui che l’ha abbandonata a se stessa.
Interstellar è prima di tutto una storia, ben scritta, incentrata interamente sui rapporti familiari, in special modo quello paterno che s’instaura tra padre e figlia, un rapporto che muterà negli anni trasformandosi drasticamente. Il tempo e lo spazio avranno un ruolo fondamentale all’interno di questo legame di sangue, all’interno di un film che possiede il sapore di fantascienza, mostrataci nella sua complessità, specialmente nel finale, e intrinseca tristezza, poiché il protagonista proprio a nome del suo viaggio della salvezza perde tutto ciò che aveva avuto primo d’immettersi nello spazio. Il protagonista guadagnerà dell’altro ma per farlo sarà costretto ad abbandonare un pezzo di sé.
“In termini generici, ‘Interstellar’ è l’avventura spettacolare di un viaggio nell’universo ma nella sua essenza è la storia commovente di un padre e dei suoi figli. Si parla dell’affetto familiare, del senso del dovere e del sacrificio, e delle nostre profonde connessioni con gli altri esseri umani”.
La produttrice Emma Thomas
L’intera sceneggiatura s’impianta sulla relazione tra Murphy e Cooper, un rapporto affettivo che valica il tempo e lo spazio. Lui parte per lo spazio, va nel primo pianeta e al suo ritorno sull’Endurance scopre, attraverso i video-messaggi che riceve, che in tre ore trascorse per lui sono passati ben 23 anni terrestri e vede i suoi bambini divenuti persone mature: uomini.
Il tempo non è oggettivo ma varia in base al suo osservatore. Mentre lui viaggia sua figlia cresce, fa esperienze e matura mentre lui resta identico. Le leggi del continuo temporale non sono sempre uguali, sono delle barriere superabili e questo fenomeno fisico, senza entrare nello specifico, sarà la costante narrativa che andrà a muovere i fili dei destini dei personaggi.
La storia è ben scritta e realizzata tecnicamente in maniera impeccabile, tanto da vincere il premio oscar per i migliori effetti speciali, ma non è un film pienamente riuscito risultando un pizzico troppo ingarbugliato nel finale diventando quasi inverosimile. La prima parte dal punto di vista drammaturgico è ben realizzata mostrando allo spettatore il nuovo mondo terrestre risultando un filo troppo lunga. La parte della spedizione spaziale è creata in maniera spettacolare visivamente ma tutta l’avventura non porta mai gli astronauti alla scoperta che tanto attendono ed è per questo che il finale, che va visto per comprendere il lungometraggio, risulta poco credibile.
Molti critici cinematografici affermano che le riprese e la storia sono simili a quelle di 2001:Odissea nello spazio, siete sicuri? Il film è ambientato nello spazio come quello di Kubrick, ci sono dei robot che qui sono buoni, hanno perfino un 90% di sincerità, e non malvagi come quello della navetta spaziale ideate da Kubrick, che cerca in ogni modo di distruggere i passeggeri. Le immagini di pianeti sono la caratteristica predominante di Odissea dello spazio, che mostra di continuo sotto una musica classica le bellezze dell’universo, mentre Nolan riprende raramente il paesaggio e se lo fa è solamente al fine di raccontare la trama e non per poesia cinematografica.
2001: Odissea nello spazio è un capolavoro mentre Interstellar è un semplice film, bello e interessante da vedere ma non un capolavoro.

Un viaggio nella scienza di Interstellar
Lo spazio e il tempo sono le dimensioni che plasmano la realtà e su cui basiamo tutta la nostra esistenza; calcoliamo attraverso l’orologio e il cielo il trascorrere dei secondi o guardiamo su una cartina geografica dove noi ci troviamo o in che punto della galassia siamo; ma scientificamente e realmente sappiamo in cosa consistono?
Newton ipotizzò e credette che lo spazio fosse un luogo tridimensionale e che il tempo fosse uniforme e lineare, in altre parole una strada dritta costantemente uguale in tutto l’universo. In ogni luogo cosmico in cui sostiamo, in un futuro indeterminato, noi abbiamo sempre il solito tempo, non inteso come ore di un pianeta, poiché sappiamo bene che variano, ma come tempo assoluto: ovvero un’ora corrisponde a un’ora in tutto l’universo conosciuto e non conosciuto. Per molto tempo gli scienziati hanno accettato tale idea e ipotesi, fino a quando Albert Einstein ha creato una nuovissima conoscenza molto rivoluzionaria: “La Teoria della Relatività”. Tutto è relativo.
Secondo il matematico l’apparente linearità del continuo Spazio – Temporale degli eventi dipende dall’osservatore: io sto scrivendo in questo istante quest’articolo e secondo me c’è linearità temporale oltre che quella spaziale e domani quando mi ricorderò di quest’avvenimento lo rileggerò come un tempo passato, escludendo – senza rendermene conto – che è possibile che in un differente continuum Spazio-Temporale io abbia appena provato a scrivere queste riflessioni causate da Interstellar.
Per un osservatore l’avvenimento X avviene prima di quello Y, mentre per un altro osservatore l’avvenimento Y accade prima di quello X.
Camminando per le strade del mondo crediamo alla legge di Newton ma il cinema apprezza e s’ispira di più alla Relatività di Einstein, come accade nell’omonima serie tv Doctor Who dove il tempo e lo Spazio si modificano a vicenda come avviene per il filone fantascientifico sui viaggi temporali.

In conclusione
Christopher Nolan, con la sua ultima fatica lavorativa, Interstellar, immette lo spettatore dentro la teoria dello scienziato tedesco: tutto è differente da luogo a luogo e nulla è uniforme, né lo spazio né soprattutto il tempo. The time non è lineare ma è circolare, da un istante si può passare a un altro istante, dal passato al futuro senza nessun problema. Tutto è possibile e tutto è ripetibile infinite volte e avviene in continuamente.
Note positive
- Le immagini realizzate dei pianeti e soprattutto del buco nero sono veramente ben realizzate, quindi complimenti alla fotografia e tecnicamente è girato ottimamente.
- Apprezzo il lavoro degli sceneggiatori sul fatto che hanno costruito il protagonista e il resto della combriccola di astronauti non come totali eroi, ma come semplici essere umani, con le loro paure e forze che metteranno anche a rischio la spedizione come si vede, quando Cooper e Amelia decidono di scappare da quella parte sconosciuta della galassia per ritornare in patria, dai loro cari… poi per fortuna ciò non avviene interamente.
- La bellezza del film è il finale inaspettato che porta moltissime riflessioni nella mente dello spettatore, quel colpo di scena che ti aspetti da un regista- sceneggiatore come Nolan, eccetto per un pizzico d’inverosimiglianza
- L’aver impiantato la trama sul rapporto tra un padre e un figlio
Nota Negativa
- La prima parte dell’opera (il periodo sulla terra) è troppo lungo, mentre la parte intermedia viene narrata con troppa fretta e senza condurre a uno scopo preciso.
- L’incontro tra il padre e la figlia nel finale è orrendo. I due sembrano due estranei e non ha assolutamente senso… in fondo il film è basato sull’amore tra un padre e una figlia che è in grado di superare le dimensioni spaziali e il tempo
Un film tecnicamente ben fatto ma che, se analizziamo attentamente la sfera dei dialoghi e una sceneggiatura a tratti incoerente, lascia l’amaro in bocca per le aspettative lasciate dalla visione del trailer…
Un film sopravvalutato per la poca originalità delle immagini che, sebbene di grande suggestione, rimandano a pellicole precedenti (2001: Odissea nello Spazio o il più recente Gravity di Alfonso Cuaron).
Il viaggio di Nolan come regista è ineccepibile ma è ora di smetterla di valutare il film in base alla più o meno notorietà del director; ci siamo lasciati trasportare da Inception, ci siamo abbandonati alla Trilogia de Il Cavaliere Oscuro, abbiamo osannato Memento ma Interstellar (che visivamente merita) non è al pari di film precedenti dello stesso autore.
Concordo in pieno con la recensione e con il commento. Un bel film, ma nemmeno il migliore di Nolan. Per quanto riguarda il paragone con Kubrick il motivo è semplice: siamo talmente abituati al nulla che un’inquadratura che si sofferma per più di 10 secondi su un pianeta i obbliga a tirare in ballo i capolavori del passato.
Ps: io ho comprato Inception, Memento e la trilogia, ma non comprerei mai Interstellar.
Eh poi ogni volta che si intacca un tema filosofico é sempre difficile uscirne nel mezzo… O si osanna al capolavoro o non piace purtroppo
Gia, poi per quanto possa essere visivamente coinvolgente non dimentichiamo che non è troppo originale e che alcuni personaggi (lo stesso Damon) sono scritturati non troppo bene!
Inception bellissimo, anche the prestige *.*
Ottima recensione, differente dalla mia ma di grande effetto, poi mi hai persino citato Doctor Who, non potevo non mettere like!
ottima recensione… a mio parere il film lascia una montagna di riflessioni, sia dal punto di vista Scientifico che dal punto di vista filosofico… Che il tempo fosse circolare fu affermato già da parecchi filosofi greci. Tutto ritorna… Ma il film è talmente un capolavoro che lo spettatore ha un’ampia scelta di strade su come iniziare la sua riflessione. Una vera e propria ingiustizia non aver assegnato il premio oscar a questo film. Ho visto il film Bird… c’è un abisso di miliardi di anni luce!!!
Viva nolan, viva interstellar!!
A me è piaciuto soprattutto il finale e credo che, in un certo senso, sia una possibilità. Non scrivo più di tanto per non svelarlo a chi non lo ha ancora visto 🙂
Ciao