La vita bugiarda degli adulti (2023): dal libro a Netflix il romanzo di Elena Ferrante

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La vita bugiarda degli adulti

Titolo originale: La vita bugiarda degli adulti

Anno: 2023

Paese: Italia

Genere: Drammatico

Casa di Produzione: Fandango

Distribuzione italiana: Netflix

Ideatore: Elena Ferrante

Stagione: 1

Puntate:  6

Regia: Edoardo De Angelis

Sceneggiatura: Edoardo De Angelis, Elena Ferrante, Laura Paolucci, Francesco Piccolo

Fotografia: Ferran Paredes

Montaggio: Chiara Griziotti, Lorenzo Peluso

Musica

Attori: Giordana Marengo, Valeria Golino, Alessandro Preziosi, Pina Turco, Rossella Gamba, Azzurra Mennella, Raffaella Rea, Biagio Forestieri, Assunta Del Giudice

Trailer italiano de La vita bugiarda degli adulti

Arriva su Netflix la serie, diretta da Edoardo De Angelis, tratta dell’omonimo romanzo di Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti, pubblicato nel 2019 ed edito da E/O. Scritta dalla stessa autrice, Elena Ferrante, insieme a Edoardo De Angelis, Francesco Piccolo e Laura Paolucci, la serie è composta da 6 episodi da oggi disponibile sulla piattaforma.

Trama de La vita bugiarda degli adulti

La serie è un ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna dall’infanzia all’adolescenza negli anni Novanta. La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

La vita bugiarda degli adulti
La vita bugiarda degli adulti

Recensione La vita bugiarda degli adulti

Napoli anni ’90 da una parte c’è Giovanna, interpretata da Giordana Marengo, che, come tutte le adolescenti della sua età, è in cerca della propria identità, è un periodo di ribellione, dove ogni frase ha il suo peso. Soprattutto quella pronunciata dal padre Andrea, Alessandro Preziosi (Mio fratello, mia sorella). “Sta facendo la faccia di mia sorella”, questo paragone con la zia Vittoria fa crollare tutte le certezze di Giovanna. Cosa mi sta succedendo? Si domanda. Lei, ragazzina borghese cresciuta dentro una bolla di vetro al Vomero, il quartiere della Napoli bene, inizia a desiderare di esplorare ciò che c’è al di fuori, un mondo che lei osserva dalla sua finestra, affascinata. Il primo trucco, i cambiamenti del corpo, le prime incertezze, Giovanna inizia così il suo percorso verso l’adolescenza. Dall’altra c’è Vittoria, Valeria Golino (Fortuna), la zia rinnegata, quella cancellata dalle foto con un pennarello nero, una donna usata come un paragone negativo. Diversamente da Giovanna, Vittoria vive in un posto completamente differente dal Vomero. Santa Maria del Pianto, un quartiere malfamato di Napoli, un nome che alla ragazza rimane impresso, un posto di tristezza, dove si provava dolore o forse ti faceva soffrire, immagina Giovanna.

Giovanna e Vittoria si incontrano, le due non si somigliano, sono completamente diverse. Vittoria è sboccata, sfacciata e stravagante, Giovanna conserva ancora qualche tratto dell’innocenza della fase infantile, ma stringono un forte legame. Allora il cammino verso l’adolescenza di fa più insidioso. Amori, amicizie, famiglia, le bugie degli adulti, si insinuano nella vita della ragazza. Vittoria come Caronte, accompagna la nipote in questa fase di nuove esperienze.

Napoli si spoglia del lato negativo che la vede spesso protagonista di serie e film. La città viene mostrata in entrambi i suoi aspetti caratteristici. La Napoli bene, fatta di persone composte che non parlano dialetto, se non per qualche scambio di battute, di cene con il vino buono e vacanze al mare. La Napoli dei quartieri bassi, più variopinta, dove il dialetto sostituisce la lingua italiana, dove anche i vecchi dissapori vengono accantonati, forse è una Napoli più vera, soprattutto dal punto di vista dei valori. Ed ecco che la serie mette in evidenza la diversità delle classi sociali che la popolano. Fra tutti la Golino è il personaggio più credibile, la sua Vittoria trasmette la sofferenza che si porta dietro, fedele alla Vittoria del libro. Di Giordana Marengo si percepisce l’inesperienza ma riesce comunque a trasmettere l’insicurezza di una ragazza adolescente.

Purtroppo, la serie ha una grande pecca, non approfondisce come dovrebbe alcuni aspetti essenziali raccontati nel libro. Il cambiamento di Giovanna, il suo rapporto con il padre, elemento chiave che fa scattare in lei il senso di smarrimento.

La vita bugiarda degli adulti
La vita bugiarda degli adulti

In conclusione

In conclusione, senza la lettura del libro la trama resta incomprensibile in alcuni momenti, ma sicuramente è una serie che riesce ad emergere nel panorama seriale italiano.

Note positive

  • Come viene mostrata Napoli
  • L’interpretazione di Valeria Golino

Note negative

  • Il mancato approfondimento di molti punti chiave della storia
  • La trama che presenta molti buchi
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