
I contenuti dell'articolo:
Oh. What. Fun.
Titolo originale: Oh. What. Fun.
Anno: 2025
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: commedia
Casa di produzione: Metro-Goldwyn-Mayer, Semi-Formal Productions, TriBeCa Productions
Distribuzione italiana: Prime Video
Durata: 101 minuti
Regia: Michael Showalter
Sceneggiatura: Chandler Baker, Michael Showalter
Fotografia: Jim Frohna
Montaggio: Alisa Lepselter, Nick Moore
Musiche: Siddhartha Khosla
Attori: Michelle Pfeiffer, Felicity Jones, Chloë Grace Moretz, Denis Leary, Dominic Sessa, Jason Schwartzman, Eva Longoria, Joan Chen, Danielle Brooks, Devery Jacobs, Havana Rose Liu, Maude Apatow
Trailer di “Oh. What. Fun.”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Michael Showalter, regista e comico americano noto per aver preso parte a Nudi e felici (2012) e Appuntamento con l’amore (2014) e per aver diretto pellicole di successo come Gli occhi di Tammy Faye (2021), Spoiler Alert (2022) e The Idea of You (2022), nel 2025 decide di cimentarsi con una pellicola dal marcato sapore natalizio intitolata Oh. What. Fun., sceneggiata dallo stesso Showalter insieme a Chandler Baker, ideatrice della storia e autrice di numerosi romanzi. La Baker debutta alla sceneggiatura per il grande schermo proprio con Oh. What. Fun..
All’interno della pellicola, che debutta il 3 dicembre 2025 su Prime Video come film natalizio per la famiglia, è presente il brano originale Shake the Snow Globe, canzone inedita dell’artista vincitrice del GRAMMY® Gwen Stefani, che dichiara: «È la prima volta che mi viene chiesto di scrivere un brano per un momento specifico di un film. Mi ha reso nervosa, elettrizzata e motivata ad accettare la sfida e a creare una canzone natalizia che fosse allo stesso tempo allegra, nostalgica e capace di riflettere lo spirito di Oh. What. Fun.».
Il lungometraggio, volto principalmente a catturare l’attenzione del pubblico, vanta un cast di primissimo livello: la protagonista è interpretata dalla nota Michelle Pfeiffer (Le relazioni pericolose, 1989; L’età dell’innocenza, 1993; Scarface, 1983; La casa Russia, 1990). Accanto a lei figurano l’attore comico Denis Leary (doppiatore di Diego nella saga L’era glaciale), Felicity Jones (Train Dreams, 2025; L’ultima lettera d’amore, 2022; La teoria del tutto, 2014) e Chloë Grace Moretz (Inverso, 2022; Tom e Jerry: Il film, 2021; La diseducazione di Cameron Post, 2018).
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Trama di “Oh. What. Fun.”
Claire Clauster è una madre a tutto tondo che ha vissuto la propria vita per accudire la sua famiglia: i suoi tre figli e il marito. Ogni anno, a Natale — che desidera sempre trascorrere in famiglia con i suoi preziosi figli — si ritrova a dover organizzare ogni singolo dettaglio della festività: dalle decorazioni ai dolci, fino ai regali perfettamente confezionati; oltre a cucinare pranzo e cena e a pianificare attività da svolgere insieme, come recarsi tutti insieme a un balletto di Natale.
Quest’anno però Claire ha un desiderio: vuole che i suoi tre figli la iscrivano a un concorso televisivo per la «miglior mamma», così da ottenere una soddisfazione personale e poter andare nello studio del suo programma televisivo preferito, condotto da Zazzy Tims. Tuttavia le cose non vanno come Claire sperava: il suo mondo e le sue certezze sembrano crollare una dopo l’altra, a cominciare dal rapporto con la figlia maggiore, Channing, stanca di tornare a casa per le feste e desiderosa di festeggiare a modo suo, insieme al marito e ai suoi figli. Tutto precipita ulteriormente quando, dopo aver pianificato una gita speciale per la famiglia — vedere un balletto di Natale — i suoi commettono un errore cruciale e la lasciano a casa, dimenticandola. Ora Claire comprende chiaramente che i figli e il marito la danno per scontata, senza riconoscerla come persona né apprezzando tutto ciò che fa per la famiglia. Loro non si sono mai resi conto che lei vive per loro, per offrigli una bella festa natalizia.
Una volta resasi conto di tutto ciò, Claire decide di scappare, di abbandonare tutto e tutti. I suoi familiari, una volta resisi conto della sua scomparsa, cominciano finalmente a comprendere l’importanza di quella donna nella loro vita. Ora andranno a cercarla? E Claire riuscirà a stare il giorno di Natale senza la sua famiglia?
Recensione di “Oh. What. Fun.”
n un periodo storico di profonda scarsità di pellicole a tema natalizio e ambientate durante le feste — con rarissime uscite dedicate a questo periodo dell’anno perfino nella distribuzione cinematografica italiana di dicembre 2025 — vedere un film veramente natalizio è piuttosto raro. Spesso lo spettatore si ritrova il 24 o il 25 dicembre a guardare un classico di Natale, visto e rivisto molteplici volte; per questo va fatto onore a Prime Video che, almeno, ha portato sul piccolo schermo una pellicola televisiva ambientata nei giorni delle festività natalizie e che tenta, a suo modo, di raccontare l’evento da un nuovo punto di vista — uno sguardo raramente adottato dai classici cinematografici natalizi, che hanno spesso privilegiato narrazioni maschili rispetto a quelle femminili.
Se devo pensare al cinema natalizio, ai grandi classici, al di là delle commedie romantiche come Harry, ti presento Sally… (che tratta il periodo in maniera trasversale), non mi vengono in mente personaggi femminili veramente iconici legati al mondo natalizio. Se la mia memoria corre ai classici di Natale penso a Mamma, ho perso l’aereo, Miracolo nella 34ª strada, La vita è meravigliosa, Il Grinch, Polar Express o Una poltrona per due: tutte pellicole che presentano alcuni personaggi femminili, ma raramente con ruoli da protagoniste.
La pellicola di Michael Showalter parte dunque da questa prospettiva: rovesciare i canoni cinematografici. Come dichiara all’inizio del film la voce pensiero/narrante della protagonista, la cinematografia natalizia ha guardato a lungo al genere maschile, dimenticandosi delle donne — madri e figlie — di coloro che effettivamente portano sulle proprie spalle il lavoro impegnativo dietro ogni festa di Natale. Il film, che cita i vecchi film romantici e natalizi (alcuni dei quali sono brevemente mostrati all’interno del lungometraggio), vuole rompere con la tradizione americana dei protagonisti maschili, elevando a protagonista assoluta Claire Clauster: una donna casalinga che ha vissuto la sua vita per la famiglia e che ora ha un solo sogno: stare insieme ai suoi cari il giorno di Natale ed essere nominata, nel programma di Zazzy Tims, come una delle mamme dell’anno.
Poiché il cinema natalizio americano si è dimenticato delle donne per lungo tempo, gli sceneggiatori realizzano una pellicola incentrata sul tema del dare per scontato l’altro — sul non riconoscere tutto ciò che una persona, in questo caso una madre, fa per la propria famiglia, ottenendo in cambio solo mal di schiena, frustrazione e tanta stanchezza. Il film si concentra in particolar modo su Claire e poi sulla sua famiglia, a partire dal marito Nick (Denis Leary), un uomo che offre un aiuto essenzialmente pratico ma limitato, poco affettuoso e poco comprensivo, e sui figli, ciascuno con i propri problemi interiori e le proprie altissime aspettative, tutti e tre incapaci di rendersi conto di quanto la loro mamma faccia per rendere quei giorni memorabili e felici.
Il problema della pellicola non è tanto nell’incipit iniziale, alla fine è una tematica interessante e potenzialmente innovativa all’interno del genere, ma il problema è come il tema viene trattata, ovvero con un eccesso di ridondanza e didascalismo: il film risulta, alle fin dei conti, monotematico e alla lunga stancante e piatto a causa di questa ripetitività drammaturgica. Difatti, guardando il film, si percepisce come la prima parte — circa un’ora — trascorra piuttosto bene, per poi allentarsi e perdere ritmo negli ultimi quaranta minuti. La causa di questa perdita non risiede tanto nella regia quanto nella sceneggiatura, incapace di costruire una drammaturgia realmente interessante, soprattutto per quanto riguarda Claire e la famiglia, veramente poco o niente trattata in maniera adeguata.
Proprio la famiglia è il vero tallone d’Achille del lungometraggio: marito e figli vengono raccontati al pubblico con un tratto spesso macchiettistico. Ciascuno ha una caratterizzazione iniziale e un percorso di cambiamento, più o meno delineato, ma alla fine risultano personaggi alquanto bidimensionali, definiti e raccontati attraverso un’unica caratteristica che li accompagna per tutto il film, senza grandi sfumature. Nick è un marito poco affettuoso, incapace di rivolgere i giusti complimenti alla moglie; Channing vuole distaccarsi dalla madre per paura di diventare come lei; Taylor — il personaggio peggio scritto — è una giovane donna che fatica a instaurare una relazione stabile; infine Sammy è una sorta di Peter Pan dalla caratterizzazione quasi assente. Accanto a loro troviamo Doug, marito eccentrico di Channing, che per tutto il film cerca di conquistare l’amicizia di Taylor, la quale lo trova molto noioso.
Molti dei problemi vengono in parte ammortizzati dalle ottime interpretazioni del cast che, seppur a tratti eccentriche e sopra le righe, funzionano bene nel loro insieme. In particolare spicca la recitazione sublime (come sempre) di Felicity Jones, in un ruolo diverso dal suo solito ma che riesce a interpretare con grande forza, risultando il secondo personaggio portante del film insieme a Claire. Quest’ultima, ben interpretata da Michelle Pfeiffer, è ben scritta nella prima parte del film; tuttavia, dal momento in cui scappa di casa, la drammaturgia non accompagna adeguatamente il personaggio, inserendola in un paio di gag evitabili. Sarebbe stato più interessante costruire un vero viaggio on the road, fatto di incontri e scambi di opinioni, anziché seguire la soluzione effettivamente scritta, che non giova alla vicenda trattata e al tema portante del film.
In conclusione
Il film natalizio diretto da Michael Showalter, distribuito da Prime Video, ha il merito di tentare un ribaltamento dei canoni del genere, ponendo finalmente al centro una madre e la sua fatica quotidiana. L’idea di raccontare il Natale dal punto di vista femminile, con Claire Clauster come protagonista assoluta, è interessante e necessaria in un panorama che ha spesso privilegiato figure maschili. Nonostante ciò, la sceneggiatura non riesce a sostenere fino in fondo questa intuizione: la ripetitività tematica e la caratterizzazione bidimensionale dei personaggi secondari indeboliscono la forza del racconto. In tutto ciò, le interpretazioni di Michelle Pfeiffer e Felicity Jones conferiscono spessore e intensità emotiva, rendendo il film comunque godibile e capace di trasmettere un messaggio universale sul riconoscimento e sul valore del lavoro invisibile delle madri.
Note positive
- Prospettiva originale e femminile sul cinema natalizio
- Interpretazioni solide di Michelle Pfeiffer e Felicity Jones
- Tematica universale sul riconoscimento del lavoro familiare
Note negative
- Personaggi secondari poco sviluppati e macchiettistici
- Perdita di ritmo nella seconda parte
- Gag evitabili che indeboliscono la protagonista
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| Sceneggiatura |
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| Colonna sonora e sonoro |
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| Interpretazione |
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| Emozione |
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3.1
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