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Superman
Titolo originale: Superman
Anno: 2025
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Azione, Fantasy, Supereroi
Casa di produzione: DC Studios, Warner Bros. Pictures
Distribuzione italiana: Warner Bros. Pictures
Durata: –
Regia: James Gunn
Sceneggiatura: James Gunn
Fotografia: Henry Braham
Montaggio: Fred Raskin, Greg D’Auria
Musiche: John Murphy
Attori: David Corenswet, Rachel Brosnahan, Isabela Merced, Edi Gathegi, Nathan Fillion, Anthony Carrigan, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, Mikaela Hoover, Sean Gunn, Frank Grillo, Terence Rosemore
Trailer di “Superman”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Alla fine, il 9 luglio 2025, è arrivato nelle sale Superman, film che nelle intenzioni deve dare nuovo corso all’universo cinematografico DC dopo il definitivo smantellamento del DCEU. Il tutto nelle sapienti mani di James Gunn, artefice del successo della trilogia dei Guardiani della Galassia, che qui firma regia e sceneggiatura, inaugurando il nuovo corso dei DC Studios.
Perché ha scelto di lanciare il catalogo di lungometraggi di DC Studios, con un film di Superman?
James Gunn: Penso che sia stata una scelta molto pratica. Innanzitutto, non sono qui seduto per i miei sogni, ma per i sogni di Peter Safran. È tutta la vita che sogna di realizzare un film di Superman. E quindi, devo riconoscere l’importanza che ha avuto nel suo spingermi e manipolarmi delicatamente, per scrivere, dirigere e realizzare questo film. Ma penso anche che Superman sia l’inizio di tutto. È il primo supereroe. È un personaggio incredibilmente importante per DC. C’è una trinità composta da Batman, Superman e Wonder Woman. Ma negli ultimi anni abbiamo visto molto di più Wonder Woman e Batman che Superman, quindi ho pensato che fosse importante dare il massimo con DC Studios, e questo è stato il punto di partenza, a partire da Superman.
Dichiarazione tratta dal pressbook del film
Distribuito da Warner Bros. Pictures, il film è il primo tassello del nuovo universo DC e porta sullo schermo un Superman rinnovato, guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano. Gunn, insieme a Peter Safran (entrambi produttori e responsabili dei DC Studios), sceglie di non ripartire da un’origin story, ma di immergere lo spettatore in un mondo dove l’eroe è già una figura affermata, circondato da alleati e nemici in un contesto narrativo stratificato. Nel ruolo del protagonista troviamo David Corenswet (Twisters, Hollywood), che interpreta Clark Kent/Superman. Al suo fianco, Rachel Brosnahan (The Marvelous Mrs. Maisel) è Lois Lane, mentre Nicholas Hoult (saga X-Men, Giurato numero 2) dà vita a Lex Luthor.
Il cast si arricchisce con volti noti e nuovi personaggi dell’universo DC: Edi Gathegi (For All Mankind) è Mister Terrific, Anthony Carrigan (Barry, Gotham) interpreta Metamorpho, Nathan Fillion (saga Guardiani della Galassia) è Guy Gardner, Isabela Merced (Alien Romulus) veste i panni di Hawkgirl. Dietro la macchina da presa, Gunn si affida a un team di collaboratori fidati: la fotografia è di Henry Braham, la scenografia di Beth Mickle, i costumi di Judianna Makovsky, mentre le musiche sono firmate da John Murphy e David Fleming (The Last of Us). Il montaggio è curato da William Hoy (The Batman) e Craig Alpert (Deadpool 2, Blue Beetle).
Trama di “Superman”
In un mondo diviso tra alleanze instabili e minacce globali, Superman si ritrova al centro di una crisi diplomatica e morale che mette in discussione la sua stessa natura. Dopo aver fermato un conflitto internazionale, l’eroe viene accusato di essere una pedina aliena con intenzioni oscure, mentre un potente avversario (Luther) manipola l’opinione pubblica e le istituzioni per rovesciare la fiducia nei suoi confronti.
Con l’aiuto di un gruppo di eroi — la Justice Gang (Hawkgirl, Guy Gardner, Mister Terrific e Metamorpho) — e del fedele Krypto, Superman affronta una serie di sfide che lo costringono a confrontarsi con la propria identità, con il peso del passato kryptoniano e con la fragilità del presente terrestre. Tra complotti, universi artificiali, creature colossali e alleanze inaspettate, l’eroe dovrà dimostrare che la sua forza non risiede solo nei poteri, ma nella capacità di credere nella verità, nella giustizia e nella possibilità di redenzione.
Recensione di “Superman”
Erano moltissimi i dubbi che circondavano il Superman del 2025 diretto da James Gunn. Può avere senso l’ennesimo reboot di un personaggio che è stato ormai esplorato in ogni forma, per lo più in un’epoca in cui il cinema supereroistico sembra aver superato il suo naturale ciclo di vita? La risposta, guardando la pellicola di Gunn, è un convinto “Sì!” e come sempre accade nel cinema a fare la differenza non sta mai nel COSA viene mostrato ma nel COME il regista stesso sceglie di mostrarlo.
La forza del film sta infatti tutta nella visione di Gunn, pirotecnica e dinamica, che rigetta l’idea della origin story e ci trasporta in medias res in un mondo che già funziona e che ha già le sue dinamiche ben precise già in gioco. La sensazione di essere catapultati in medias res nell’azione rimane stabile durante tutta la visione del film, l’abilità di Gunn infatti sta tutta nel trovare un perfetto equilibrio fra la visione sacra e cerimoniale voluta da Snyder (e quella visione paradossalmente trova una sua conferma qui – Gunn infatti non sconfessa Snyder) e l’approccio totalmente disimpegnato proposto dalla marvel nei cinecomic più recenti (approccio da cui già Gunn aveva dimostrato di tenersi lontano con la sua trilogia dei Guardiani della Galassia).
Gunn crede che la moralità abbia ancora un peso per un superuomo ed ecco che nel suo Superman torniamo ad avvertire concetti e insegnamenti che ci rimandano direttamente alla trilogia di Spiderman di Sam Raimi: perseguire il bene, cercare la giustizia, tenere lontana l’invidia e la lussuria.
James Gunn: Quando ho iniziato a lavorare a Guardiani della Galassia, sapevo che venivamo da 25 anni di film di fantascienza cupi e tetri, dove tutto doveva essere reale perché era buio, e sentivo che c’era spazio per il colore. Un po’ come l’aspetto della fantascienza vecchio stile che era mancato nei film. Superman è un personaggio che è davvero il massimo che un essere umano possa essere. È di buon carattere, ma essere puramente buono non significa che faccia sempre la cosa giusta, logicamente. Ma parla di un personaggio che è puramente buono in un mondo che non è buono, e penso che sia qualcosa che non vediamo spesso. Tutti sono antieroi e penso che, quando i personaggi sembrano buoni, c’è la tendenza a prenderli in giro e a vederli goffi. Ma questo personaggio è nobile ed è bello, non ha sempre ragione e anche lui commette errori. Mi emoziono perché penso davvero che il fulcro di questo film sia il perché amiamo così tanto Superman. È perché può colpire pianeti o sollevare grattacieli? Non credo. Credo sia per la sua innata bontà e la sua umanità, anche se è un alieno e il fatto che non gli dispiace essere un po’ Pollyanna, che non gli dispiace essere ottimista, che non gli dispiace essere vulnerabile.
Dichiarazione tratta dal pressbook del film
Nota di merito particolare deve andare al cast: se il Clark Kent di David Coronswet sembra trasferito su pellicola direttamente dalla carta stampata di un fumetto non si può che lodare egualmente il Lex Luthor di Nicholas Hoult (che già quest’anno si era fatto notare con la sua straordinaria interpretazione da protagonista in Giurato n.2 di Clint Eastwood). Fantastica poi la Lois Lane di Rachel Brosnahan che sembra restituire la forza e il coraggio di un ruolo che, nella saga Snyderiana, apparteneva a un attrice di assoluto livello come Amy Adams (che interpretava comunque una Lois molto più inquieta).
In conclusione
Emergono, in generale, diversi momenti nel Superman di Gunn in cui l’emotività sembra prevalere sulla narrazione, se le cose dette potrebbero apparire in fondo banali è l’assoluta maestria di Gunn nel costruire una materia filmica che abbia un peso che ci permette di poter assistere a un qualcosa di praticamente unico in un cinecomic: la vittoria del sentimento. Ecco che sentiamo il peso di ciò che sta a schermo, il peso dei corpi, il peso delle scelte, il peso dei valori, il peso delle paure odierne (e il parallelismo con il conflitto Israele – Palestina è fin troppo evidente e giustamente lodato da molta stampa).
Forse Superman nel 2025 è questo: un bambino disperato in un paese in guerra, che ha il coraggio di guardare ancora al cielo.
Note positive
- La tematica affrontata
- Il punto di vista scelto da Gunn
- Le prove attoriali
Note negative
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Colonna sonora e sonoro |
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3.7
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