Anna Frank e il Diario Segreto (2021). La storia di Kitty

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Locandina di Anna Frank e il Diario Segreto (2021)

Anna Frank e il Diario Segreto

Titolo originale: Where is Anne Frank? 

Anno: 2021

Nazione: Belgio, Francia, Olanda, Lussemburgo, Israele

Genere: Animazione, storico, drammatico

Casa di produzione: Le Pacte

Distribuzione italiana: Lucky Red

Durata: 109 min

Regia: Ari Folman

Sceneggiatura: Ari Folman

Fotografia: Tristan Oliver

Montaggio: Nili Feller

Musiche: Ben Goldwasser, Karen O

Doppiatori italiani: Luna Iansante, Alice Venditti, Riccardo Suarez, Tito Marteddu, Edoardo Siravo, Emanuela Baroni, Rossa Caputo, Franco Mannella

Trailer di Anna Frank e il Diario Segreto

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Nel 2013, la Fondazione Anna Frank di Basilea contattò il regista, sceneggiatore e compositore Ari Folman per proporgli la realizzazione di un prodotto incentrato sul diario di Anna Frank. Il diario, un testo autobiografico scritto dalla giovane ebrea di Francoforte sul Meno, fu redatto tra il 12 giugno 1942 e il 1 agosto 1944, durante l’oppressione nazista in Olanda. Questo periodo costrinse la famiglia Frank, a causa della loro fede ebraica, a nascondersi in un alloggio “segreto” per ben due anni, nella speranza di sfuggire ai campi di concentramento e alla morte.

Fondazione Anna Frank

Abbiamo sviluppato il progetto avendo come obiettivo quello di completarlo per il 75° anniversario della pubblicazione del Diario, avvenuta nel 1947, e 65 anni dopo la realizzazione del primo film. Nel mondo di oggi assistiamo a un crescente movimento negazionista dell’Olocausto, a fenomeni crescenti di discriminazione, antisemitismo e diminuzione di informazioni corrette e di conoscenza. Era importante trovare un linguaggio nuovo per raccontare la storia alle nuove generazioni senza scendere a compromessi rispetto al testo originale.

Ari Folman, autore di diverse serie TV israeliane di successo, inclusa la premiata “In Therapy” (Be Tipul), e regista di pellicole d’animazione di fama mondiale come “Valzer con Bashir” (nominato all’Oscar e vincitore del Golden Globe) e “The Congress“, inizialmente rifiutò la proposta. Era consapevole che tanto era già stato detto e narrato su Anna. Solo l’insistenza della madre, deportata nel campo di concentramento di Auschwitz nello stesso giorno della famiglia Frank, lo spinse a rivalutare la proposta e ad accettarla.

Dall’unione della Fondazione Anna Frank, di Ari Folman e dell’animatore Yoni Goodman, prese vita il lungometraggio d’animazione “Anna Frank e il Diario Segreto” (Where Is Anne Frank), che ebbe la sua prima mondiale il 9 luglio 2021 al 74º Festival di Cannes, partecipando fuori concorso. In Italia, la pellicola arrivò nelle sale cinematografiche dal 29 settembre 2022 grazie a Lucky Red. Ciò significa che per realizzare questa pellicola ci vollero ben otto anni di duro lavoro (2013-2021), durante i quali, su richiesta della Fondazione Anna Frank, Ari Folman lavorò a una illustrazione a fumetti intitolata “Anne Frank. Diario“, disegnata da David Polonsky ed edita in Italia il 12 settembre 2017 da Einaudi.

Trama di Anna Frank e il diario segreto

Kitty, l’amica immaginaria a cui Anna Frank si rivolgeva nel suo celebre Diario, prende vita nell’odierna Amsterdam. Ignara del trascorrere di 75 anni, Kitty è convinta che se lei è viva, allora anche Anna deve esserlo. Armata del prezioso Diario e affiancata dal suo nuovo amico Peter, un ladruncolo che gestisce un rifugio segreto per rifugiati clandestini, Kitty segue le tracce di Anna, dall’Annessione fino alla sua tragica fine durante l’Olocausto. Sconcertata da un mondo dilaniato e dalle ingiustizie affrontate dai bambini rifugiati, Kitty decide di realizzare l’intento di Anna. Grazie alla sua onestà e al suo senso morale, lancia un messaggio di speranza e generosità rivolto alle future generazioni.

Anna e Kitty in Anna Frank e il Diario Segreto (2021)
Anna e Kitty in Anna Frank e il Diario Segreto (2021)

Recensione di Anna Frank e il diario segreto

Ari Folman, nel suo lungometraggio d’animazione, intende creare una versione fiabesca della storia di Anna Frank, eliminando i toni drammatici e oscuri a favore di un tono favolistico e colorato che possa parlare e suscitare interesse nei giovani spettatori: i bambini. L’elemento magico e fiabesco è presente sin dall’inizio di “Anna Frank e il Diario Segreto”. Siamo ad Amsterdam, dove fuori infuria una tempesta con fulmini e tuoni, quando improvvisamente, all’interno dell’alloggio segreto di Anna Frank, ora divenuto un museo di fama mondiale, la teca che contiene il diario si rompe. Le parole del testo si sollevano e prendono vita in Kitty, un’adolescente dai capelli rossi vestita all’antica. Kitty è l’amica immaginaria di Anna, a cui la giovane ebrea scriveva nel suo diario, iniziando sempre con un “Cara Kitty…”.

Ari Folman

Desideravo che il film fosse rivolto ai giovani. Se si raccontano solo storie cupe sulla vita di Anna Frank, non riusciremo a coinvolgere il pubblico giovane. Credo che questo film sia stato realizzato per i bambini. È presentato come una fiaba. La protagonista è Kitty, una bambina tipica delle fiabe. Lei osserva tutto, ma all’inizio del film è invisibile. Poi diventa visibile. È un personaggio fatto di inchiostro e parole, quindi è una storia scritta appositamente per i bambini. Non l’avrei mai fatto se non fosse stato pensato per loro.

Kitty è l’eroina della storia, un personaggio con cui è difficile non provare empatia, un carattere che proviene direttamente dal mondo fantastico e non da quello reale. Questa ragazza non è legata alle regole del mondo reale, ma a quelle della sfera magica, nel bene e nel male. Kitty ha il potere di diventare invisibile quando si trova nella casa di Anna Frank, ma diventa visibile quando è nel mondo esterno, passeggiando per le strade della città, dove ogni palazzo e ogni cosa è stata creata in onore di Anna. Inoltre, ha una grande debolezza, una sorta di tallone d’Achille: non può allontanarsi troppo dal diario originale, deve restargli vicino a per sopravvivere sotto forma fisica e umana. Se si allontana, troppo, dalle pagine d’inchiostro, lei, composta da sogni, parole e inchiostro, scompare irrimediabilmente. L’elemento fiabesco non si ferma solo al personaggio di Kitty, ma coinvolge anche il modo in cui viene raccontata Anna. Ari Folman non ci racconta tanto la vita concreta di Anna reclusa in un appartamento, ma intende mostrare il suo mondo interiore fatto di unicorni, stelle del cinema, personaggi fiabeschi e colori arcobaleno; quel mondo illusorio e immaginifico che l’ha aiutata a sopravvivere ai tempi di terrore e nazismo.

L’animazione inoltre aiuta a immergersi in una dimensione fiabesca grazie a un attenta scelta nella costruzione del design e delle palette di colori utilizzate per costruire questa storia dai toni drammatici. Ari Folman decide di mostrare in modo evidente il bene e il male. I soldati nazisti appaiono come esseri provenienti dall’inferno, una sorta di esercito demoniaco. Il loro aspetto è terrificante e poco umano. Sono alti come giganti, con visi bianchi e quasi cadaverici, e corpi neri come la morte, con stemmi rossi fuoco. Anche il mondo dei campi di concentramento viene descritto attraverso similitudini con l’inferno greco, ad esempio abbiamo la barca di Caronte come traghettatore delle anime. L’animazione rimane, soprattutto quando si parla di Anna Frank, all’interno di un’atmosfera prettamente fiabesca. Quello che cambia sono i colori: all’inizio sono vivaci, ma man mano che la storia si sviluppa, diventano sempre più grigi e oscuri.

Fotogramma di Anna Frank e il Diario Segreto (2021)
Fotogramma di Anna Frank e il Diario Segreto (2021)

Gli ultimi mesi di vita

I sette mesi della vita di Anna Frank di solito non vengono narrati. La percezione generale di Anna è quella di un’icona. È vista come l’incredibile bambina prodigio che scrisse un diario, il cui racconto venne improvvisamente interrotto dalla sua morte. In realtà passarono sette mesi dalla deportazione della famiglia alla morte di Anna e di sua sorella a Bergen-Belsen. Fu un periodo terribile nei campi. Questa storia non è mai stata raccontata, in parte a causa di Otto Frank, che comprese l’impatto negativo che avrebbe suscitato se fosse stata divulgata. Ad esempio, nel primo film diretto da George Stevens nel 1959, c’era un lungo atto finale in cui le sorelle si trovavano nel campo. Quando vide la reazione del pubblico durante le proiezioni di prova, decise di eliminarlo, poiché sapeva che se fosse rimasto, il libro non avrebbe avuto successo.

Nel corso del lungometraggio, Kitty cerca Anna e cerca in tutti i modi possibili di rintracciare la sua amica, ignorando la sorte che ha colpito la famiglia Frank. Dovrà scoprire la verità su Anna attraverso alcune indagini. La narrazione degli ultimi mesi dei Frank è interessante, ma avrebbe potuto essere trattata con maggior spessore drammatico, anche se si trattava di un film per bambini. Degli ultimi mesi di vita di Anna e di sua sorella viene mostrato poco, soprattutto riguardo alla loro morte, che non viene rappresentata visivamente sullo schermo. Si ha la sensazione che il regista abbia avuto timore a mostrare la crudeltà dei campi di concentramento e il deterioramento fisico della giovane Anna. Così, in pochi minuti, questa parte della sua vita viene raccontata in modo sommario, tralasciandola ampiamente.

Passato e presente

Ari Folman

Non c’è nessun paragone tra il genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale e la crisi dei rifugiati in Europa ai giorni nostri. Non si può paragonare la condizione di un rifugiato o di qualsiasi altra persona che fugge dalla guerra, a quella delle persone nei campi. 

Il lungometraggio animato sfrutta Kitty per comunicare a noi spettatori il messaggio reale presente nel Diario di Anna Frank. Un messaggio d’amore e di fratellanza tra tutti cittadini e tutte le culture del mondo. C’erano una volta i tedeschi che  maltrattavano gli ebrei, nel 2020 il mondo tratta malamente i bambini e le famiglie scappate dalla guerra, persone che sono state costrette a fuggire dalle loro patrie per cercare una speranza di futuro, per sperare di vivere in una società lontana dalla guerra. Questi “rifugiati” non sono benvoluti in Europa, anzi, questi vengono maltrattati, accusati e cacciati dagli Europei che se ne fregano di loro. Nel corso del suo girovagare Kitty incontrerà e aiuterà un gruppo di profughi, persone che l’Olanda non vuole e che intende rispedire indietro, in un luogo di guerra e di morte. Attraverso questa connessione tra passato e presente, il film riesce a parlarci d’attualità e di come il messaggio contente quel diario sia sempre di grande importanza e attualità. 

La deportazione in Anna Frank e il diario segreto (2021)
La deportazione in Anna Frank e il diario segreto (2021)

In conclusione

Il film rappresenta un’interessante e originale rilettura del diario di Anna Frank, utilizzando il testo non solo per esplorare il passato storico, ma anche per stimolarci a riflettere sull’attualità. Senza dubbio, si tratta di un lungometraggio da vedere e da far vedere ai più piccoli.

Note positive

  • Animazione
  • Tematica trattata

Note negative

  • /
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