Conferenza stampa del film Disney Strange World – Un mondo misterioso

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Il 23 Novembre 2022 esce nelle sale italiane “Strange World”, 61esimo classico Disney, diretto da Don Hall (già regista di Raya e l’ultimo drago e di Big Hero 6, per cui ha vinto l’Oscar al miglior film d’animazione). A Roma si è tenuta la conferenza stampa del film e i creatori hanno risposto alle nostre domande. Erano presenti all’evento Lorenzo Crisci (voce di Ethan Clade), Francesco Pannofino (voce di Jaeger Clade), Marco Bocci (Searcher Clade), il regista del film Don Hall (premio Oscar per Big Hero 6), lo sceneggiatore Qui nung yen, il produttore Roy Conli, Michele Bravi e Federica Abbate (che hanno scritto e composto il brano “Antifragili, colonna sonora del film)

Conferenza stampa di Roma

Come ha contribuito ognuno di voi alla creazione di questo cartone animato?

Lorenzo Crisci: Io doppio Ethan, il più piccolo delle tre generazioni di protagonisti, ho trovato molto bello il rapporto tra le tre generazioni, è un film stupendo e questo personaggio mi è rimasto nel cuore

Francesco Pannofino: Ho visto ieri sera il film completo. Mi sono commosso, il film parla di sentimenti apparentemente banali ma è difficile raccontarli senza cadere nella retorica, questo film ci riesce.

Marco Bocci: Mi sono divertito tantissimo, con la consapevolezza che questa cosa durerà per sempre, è qualcosa che resterà per tutta la vita. Io ho due bambini piccoli. È stata un’esperienza toccante.

Cosa vuoi raccontarci di questo avventuroso viaggio che è stata la realizzazione del film?

Don Hall (regista): Nel 2017, quando ho finito Oceania (a cui ha collaborato,ndr),pensavo a quale sarebbe stato il mio film successivo. Pensavo ai miei due figli, pensavo al mondo che avrebbero ereditato e a che mondo io avevo ereditato da mio padre (che faceva l’agricoltore). Volevo raccontare una storia che parlasse dell’ambiente attraverso l’occhio di tre generazioni.

Walt Disney Animation Studios ha amato questo film, ci hanno messo tutta la loro passione e creatività. Ne siamo molto orgogliosi.

Conferenza stampa
Conferenza stampa

Qui Nguyen (sceneggiatore): Don mi ha mostrato il primo pitch quattro anni fa, l’idea di base era “Indiana Jones incontra National Lampoon Vacation’s”. Quando scrivi qualcosa ti fai sempre tre domande: dov’è l’intrattenimento, dov’è lo humour e dov’è il cuore. Io e Don abbiamo la stessa età, abbiamo entrambi dei padri e dei figli. Volevamo scrivere una lettera d’amore ai nostri padri e ai nostri figli, volevamo dirgli “Ci amiamo ma a volte si commettono degli errori, bisogna fare dei passi insieme per correggere questi errori”.

Roy Conli (produttore): Ho già lavorato con Don a due film e alla serie di Baymax, adoro lavorrai con lui, crea mondi fantastici, vivi, diversi. Sono mondi così allineati col mondo reale ma li puoi visitare solo tramite l’animazione. Questa è la terra dei miei nonni, il film parla di eredità e l’eredità è uno dei motivi per cui sono qui oggi.

Il brano Antifragili, colonna sonora del film, è stato scritto e composto da Federica Abbate e Michele Bravi. I due ci parlano della realizzazione del brano

Federica Abbate: io e Michele avevamo l’arduo compito di scrivere la colonna sonora.

Ci siamo ispirati a un libro: “Antifragile” di Nicholas Taleb. Il libro parla di una caratteristica degli esseri viventi: rompersi e poi rimarginarsi in seguito ai traumi.

Michele Bravi: per noi era un modo per dire in una parola ciò che c’è nel film. L’antifragilità è una capacità che riguarda il pianeta terra, il rapporto umano, il nostro rapporto con la terra. Abbiamo cercato di raccontare tutto questo all’interno della canzone.

Il film affronta diverse tematiche molto attuali fra cui ambientalismo e famiglie arcobaleno.

Qui Nguyen: Volevamo che il film riflettesse il mondo, facciamo film per tutti ed era importante che tutti si sentissero rappresentati sullo schermo.

La storia ha sempre riguardato l’ambiente ma il motivo per cui ha finito per essere questa grande avventura con la famiglia è perchè il modo migliore per raccontare una storia è creare una connessione, divertirsi con questi personaggi, legarsi a loro, in modo che tu voglia vedere questo film ancora e ancora e iniziare a parlarne quando torni a casa. Questo film deve confrontarsi con i grandi classici, deve confrontarsi con Encanto, con Dumbo, con Pinocchio, con Frozen.

Roi Conli: Don scrive partendo dal tema e il tema “Cosa lasciamo alla prossima generazione?” era presente fin dall’inizio. Per questi tempi è una domanda molto importante

Quali film di genere, oltre a Indiana Jones che avete già nominato, avete preso a ispirazione nel creare il film?

Don Hall: Ci siamo ispirati a King Kong, uno degli esempi perfetti per questo genere di film: si parla infatti di un gruppo di esploratori che scopre un mondo fantastico.

Poi ovviamente Jurassic Park o anche Un treno per Yuma ( non in maniera diretta ma per quanto riguarda i rapporti padre-figli)

La tematica dell’omosessualità di Ethan Clade è stata affrontata in modo diretto e rilassato. Come mai?

Don Hall: Ethan non è mai cambiato nella mia idea, siamo profondamente orgogliosi di questo personaggio. Facciamo film per tutti, in tutto il mondo, è importante che le persone si identifichino con i personaggi sullo schermo.

Come mai è stato scelto l’aggettivo strange nel titolo e non “fantastic” o “alive”?

Don Hall: Nel pensare ad alcuni materiali da cui abbiamo preso ispirazione, come molti magazine pulp c’erano titoli come fantastic tales o amazing tales. Strange World sembrava il titolo di uno di questi magazine pulp. E poi suonava figo! (Ride)

Quanto hanno pesato sulla creazione del film le critiche mosse ad alcune storie del passato della disney, come ad esempio il principe di Biancaneve considerato un molestatore?

Don Hall: siamo molto orgogliosi della nostra eredità, molti di questi film sono stati scritti in una determinata epoca e rappresentano quell’epoca. Questo film rappresenta il nostro tempo, sono orgoglioso che possa stare accanto a quei film.

Roi Conli: penso che le storie che raccontiamo oggi siano quello che Walt Disney avrebbe evoluto, lo syorytelling si evolve nella storia del cinema, stiamo raccontando una storia per oggi ma che potrà essere raccontata anche fra 100 anni.

(Domanda a Michele bravi) Hai lavorato molto sul tema della fragilità, cosa hai visto in questo film che ti porta a riflettere su questo tema così importante?

Il grande senso di comunità che viene raccontato, il protagonista del film è l’insieme, il gruppo di persone, la capacità di coesistere con l’ambiente e le persone che hai vicino. Il tema centrale è la natura, vedere come con naturalezza viene raccontato tutto quanto (si riferisce al tema dell’omosessualità), se da bambino avessi visto un film del genere mi sarei sentito meno solo. Poter raccontare con la musica questa naturalezza è la fragilità più grande ma un momento di forza estremo.

Fra i temi del film c’è “Che mondo lasciamo alle prossime generazioni”. Che risposta vi siete dati?

Don Hall: Ci sono parecchie cose su cui dobbiamo lavorare, il cambiamento climatico sta influenzando tutti, questa cosa è nei miei pensieri ed è anche nei pensieri dei miei figli. Però sono speranzoso. Mi auguro che questo film possa essere parte di una discussione, magari le persone dopo aver visto il film chiacchiereranno e parleranno di cosa significa essere un bravo antenato. Ci renderebbe davvero felici.

Qui Nguyen: Penso che il modo in cui sia crea un’avventura sia una domanda di natura personale, come tu come individuo ti rapporti al pianeta in cui vivi, pensando a King Kong come esempio: il rapimento della Cosa stiamo facendo per far sì che questo pianeta rimanga vivo in futuro per le prossime generazioni?

(A Michele Bravi e Federica Abbate) Come avete lavorato al brano Antifragili? Quali sono state le vostre ispirazioni e i vostri obiettivi?

Federica Abbate: Siamo partiti dalla lettura del saggio “Antifragili” che tratta questo termine definendolo come il contrario di “resiliente.

L’antifragilità è una caratteristica dei sistemi viventi di rimarginarsi rispetto al trauma, chiunque di noi cade per terra ma noi per definizione siamo antifragili, tutti quanti noi possiamo rimarginarci.

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