Doraemon – Il film (2014): l’importanza di credere in sé stessi

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Trailer italiano del film Doraemon – il film (2014)

Trentacinquesimo film dedicato all’iconico personaggio di Doraemon, questo racconto si differenzia dagli altri per non essere associato a nessuna serie televisiva, ma soprattutto per essere il primo film del franchise a essere interamente realizzato in C.G.I.; il film prende ispirazione sia dal primo capitolo del manga “Mirai no kuni kara harubaru to” (Un aiuto dal futuro), che da due delle sue storie più famose “Sayonara, Doraemon” (Ciao Doraemon) e “Nobita no kekkonzenya” (La notte di Nobita prima del matrimonio).

Piacere di conoscerti, io sono Doraemon!

Doraemon – Doraemon – Il film (2014)

Trama Doraemon – Il film (2014)

Nobita, un bambino di dieci anni, è destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra. Per evitare che il suo futuro si concretizzi, arriva in suo soccorso Doraemon, una sorta di gatto-robot venuto dal futuro con il compito di essere una specie “fratello maggiore” e aiutarlo a diventare un adulto responsabile e di renderlo felice. Per riuscire nell’intento, Doraemon utilizza una serie di incredibili e magici gadget, i “chiusky”, che in questa occasione condurranno il gatto-robot e il piccolo Nobita a cercare di cambiare in tutti i modi un futuro che si preannuncia non proprio felice.

Doraemon e Sewashi - Doraemon - il film (2014)
Doraemon e Sewashi – Doraemon – il film (2014)

Forse adesso avrai capito che i miei chiusky non sono la soluzione, devi essere tu a darti da fare per costruire qualcosa di tuo.

Doraemon – Doraemon – il film (2014)

Recensione Doraemon – Il film (2014)

Quante possibilità ci sono nel poter cambiare il proprio destino? Secondo un gatto-robot venuto dal futuro di nome Doraemon moltissime. Tanta saggezza e spirito di altruismo (all’incirca) serviranno ad aiutare Nobita, un bambino di dieci anni scansafatiche, a cambiare le sorti del suo infruttuoso futuro. Sarà questo il compito di Doraemon, aiutare il povero Nobita ad essere felice e a non diventare un “perdente” cronico e segnare così una vita di continue sfortune e sconfitte che segneranno per sempre anche i suoi discendenti. Doraemon dovrà usare tutto il suo ingegno per aiutare in qualunque modo il povero Nobita e si servirà quindi di magici gadget venuti dal futuro soprannominati “chiusky”.

Con questi, Nobita sarà in grado di affrontare le difficoltà di tutti i giorni, che sia quella dell’arrivare in orario a scuola alla necessità di tenere a bada i bulli Gian e Suneo, ma soprattutto quella di fare innamorare la dolce Shizuka. Nonostante però anche l’aiuto di questi fantastici chiusky, Doraemon è consapevole che quello che serve davvero a Nobita è la grandissima qualità di credere in sé stesso e nelle proprie capacità. Perché solo attraverso questa consapevolezza si è in grado di realizzare anche il più difficile dei sogni, senza l’aiuto di un qualche “gadget” eccezionale.

Doraemon e Nobita - Doraemon - il film (2014)
Doraemon e Nobita – Doraemon – il film (2014)

Un viaggio dentro la storia di Doraemon

Il personaggio di Doraemon ha una lunga storia dietro di sé, e non potrebbe essere altrimenti visto la naturale magia che accompagna questo iconico personaggio; sin dalla sua prima pubblicazione su CoroCoro Comic nel 1969, l’opera creata da Fujiko F. Fujio ha riscosso subito un discreto successo. E anche se la prima messa in onda della serie animata da parte della Nippon Television (inizio anni 70”) non ebbe l’accoglienza sperata, è con il suo secondo tentativo, da parte di TV Asahi, che il fenomeno di Doraemon esplose. Comprendendo un insieme di più di 600 episodi, il grande successo del gatto-robot è stato ovviamente trasposto in altri media come videogiochi, gadget di tutti i tipi ma soprattutto anche lungometraggi. Infatti, anche la filmografia di Doraemon comprende più di quasi quaranta opere al suo seguito con successi a dir poco stellari in patria.

Ma se la filmografia di Doraemon si è sempre distinta con la classica animazione giapponese in due dimensioni e con un certo legame alle avventure messe in scena nella serie animata, con questo Doraemon – il film (2014) si è voluto creare una novità al passo con i tempi per un franchise che deve reggere il confronto con le nuove generazioni. Negli ultimi anni l’utilizzo della tecnologia in 3-D (C.G.I.) nell’animazione giapponese è sempre più frequente, che sia mescolata con l’animazione classica in due dimensioni o che sia utilizzata da sola. Basti pensare che se franchise come Evangelion (Rebuild of Evangelion), Lupin III (Lupin III – The First), Dragon Ball (Dragon Ball Super : Broly, Dragon Ball Super – Super Hero) e addirittura il leggendario Studio Ghibli (Earwig e la strega) stanno sfornando film con una tecnica del genere, un personaggio come Doraemon (nominato ambasciatore degli anime nel mondo) non poteva proprio non cogliere la sua occasione.

Shizuka - Doraemon - il film (2014)
Shizuka – Doraemon – il film (2014)

Qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo

E così il mondo di Doraemon si trasforma e prende una dimensione in più. Ma tutto quello che ci viene mostrato non è altro che un grande quadro che racchiude tutta la bellezza e la poesia di Doraemon. Il cambiamento a livello grafico è molto forte e d’impatto, con delle figure (soprattutto Doraemon) molto rotonde. Il 3-D rende quasi tangibile ogni personaggio che viene messo in scena nello schermo regalando un aspetto unico nel franchise del gatto-robot. Come detto precedentemente la storia non è davvero qualcosa di nuovo per i fan più affezionati, ma solo una grande lettera d’amore per tutto quello che è stato e continuerà ad essere Doraemon.

Tuttavia, questo aspetto grafico unico di questo film (almeno per il franchise di Doraemon fino a questo momento) ha qualche difettuccio qua e là; partendo da una C.G.I. in alcuni momenti un pochino plasticosa, fino ad arrivare a delle messe in scena “sopra le righe” che spesso non si sposano molto bene con l’aspetto grafico del film.  La novità non è sempre facile da accettare, e sicuramente questo nuovo look dato a uno dei più influenti e famosi personaggi creati nella terra del sol levante non riceverà l’approvazione di molti dei ragazzi cresciuti in questi decenni, ma comunque questo film rimane pregno della poetica e della “morale” prima che le avventure di Doraemon insieme a Nobita e gli altri suoi compagni ha sempre voluto dare.

Doraemon, Nobita e i suoi amici - Doraemon - il film (2014)
Doraemon, Nobita e i suoi amici – Doraemon – il film (2014)

La forza di credere in sè stessi

Nobita è un fannullone di prima categoria con nessuna voglia di provare a cambiare la sua situazione attuale, servirà un cambiamento a fargli anche solo pensare di provare a cambiare il suo futuro e raggiungere un obbiettivo ben preciso. Ma a Nobita manca qualcosa di veramente importante e fondamentale per raggiungere i propri obbiettivi, credere in sé stesso e nelle proprie capacità. Doraemon negli anni, bene o male, ha sempre voluto dimostrare questo, questo obbiettivo “morale” mai didattico e qualunquista, ma con spensieratezza e determinazione vuole “impartire” una lezione importante a tutti gli spettatori.

Il cambiamento è una parte fondamentale della crescita e non è solo l’adolescenza l’ostacolo più grande che una persona qualunque debba affrontare. Questo film ha la grande forza di essere costruito intorno ad una tematica molto importante: quella di credere in sé stessi e nelle proprie capacità. Perché le insicurezze, la sfiducia in sé stessi e la convinzione di non essere in grado di cambiare le cose ci accompagna per tutta la vita, sia dall’età più infantile fino all’età adulta.

Il film però non è assente dei classici siparietti comici ed emozionanti che da sempre caratterizzano le avventure di Doraemon. Un sacco di chiusky e di avventure surreali, magiche e forse un po’ troppo sopra le righe. Anche se si vuole fare breccia con una comicità espressiva molto forte, alcune volte le reazioni dei personaggi sono davvero troppo esagerate sembrando quasi fuori posto rispetto alla scena che si sta guardando. A discapito di questo però il film è anche ricco di scene toccanti ed emozionanti, rese ancora meglio dalla piacevolissima colonna sonora.

Doraeomon non deve preoccuparsi per me.

Nobita – Doraemon – il film (2014)

In conclusione

Doraemon – il film (2014) è una grande lettera d’amore per tutti i fan del gatto-robot, che non troveranno una storia completamente nuova ma solo una grande riepilogo visivo senza precedenti delle avventure più famose di Doraemon (perfetto per chi si vuole approcciare al suo mondo). Al netto di una C.G.I. non sempre perfetta e una comicità espressiva delle volte troppo sopra le righe, questo film (come tutte le storie di Doraemon) ci vuole insegnare una grande lezione che spesso e volentieri si dimentica molto spesso: l’unica e inesauribile forza che ci serve per realizzare i nostri sogni, la possiamo trovare solo dentro noi stessi.

Doraemon - Doraemon - il film (2014)
Doraemon – Doraemon – il film (2014)

Note positive

  • La C.G.I. è gestita abbastanza bene
  • Musiche emozionanti
  • Sviluppo della tematica centrale importante
  • Grande lettera d’amore per i vecchi fan ma anche grandissimo approccio per approcciarsi al mondo di Doraemon

Note negative

  • C.G.I. non sempre perfetta
  • Reazioni e comicità, alcune volte, troppo sopra le righe
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