Carlo Conti, mattatore dell’evento da molteplici edizioni, e Alessia Marcuzzi hanno condotto la 69ᵃ edizione dei Premi David di Donatello che ha visto le coreografie di Luca Tomassini e la presenza, sul red carpet di Fabrizio Biggio, venuto alla ribalta grazie al programma televisivo Viva Rai 2 con Fiorello, che ha accolto le star della serata sul red carpet. L’evento cinematografico dell’anno che omaggia il grande cinema italiano si è tenuto il 3 maggio 2024 venendo trasmesso in diretta, in prima serata, su Rai 1 dalle ore 20:35, venendo trasmesso, per la prima volta, anche sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat. L’edizione, attraverso i voti insindacabili della Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano, è andata a dare venti riconoscimenti ai film usciti in Italia dal 1 gennaio al 31 dicemebre 2023, tenendo conto delle sole uscite cinematografiche e non quelle pellicole distribuite direttamente su piattaforma streaming.
Breve riflessione
Qualche sorpresa c’è stata, a mio modo di vedere. Il film della Cortellesi, “C’è ancora domani”, un grandissimo successo al box office e apprezzato sia dalla critica che dal pubblico, era il favoritissimo di questa edizione 2024, ma le previsioni non sono state rispettate. Il premio come miglior film è andato nelle mani di Matteo Garrone con il suo “Io Capitano”, pellicola che era stata candidata all’Oscar come miglior film straniero senza ottenere successo. “Io Capitano” e “C’è ancora domani” sono due pellicole lontanissime l’una dall’altra, con due stili narrativi alquanto divergenti e che vanno a raccontare, in maniera anche politica, due eventi fondamentali per la comprensione del mondo in cui viviamo. Se “Io Capitano” affronta il tema dell’immigrazione e del viaggio della speranza che molte persone africane (ma non solo) sono costrette a compiere, la pellicola della Cortellesi ci ha condotto all’interno del femminismo, rimarcando, nuovamente, il bisogno delle donne di ottenere e rivendicare i propri diritti. Queste due pellicole hanno fatto da padrone all’intera edizione dei David, prendendosi tutti i premi più importanti. “Io Capitano” ha ottenuto ben sette statuette tra cui miglior film, miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior suono e migliori effetti speciali, mentre “C’è ancora domani” è andato a casa con sei statuette tra cui miglior esordio alla regia, miglior sceneggiatura originale, miglior attrice protagonista e miglior attrice non protagonista (premio discutibile) . Veramente questi due film sono superiori di fattura agli altri nominati ai David di Donatello 2024? A mio avviso no. Ad esempio, “Rapito”, che ha ottenuto sei statuette, grazie al comparto trucco e parrucco e al giusto premio alla sceneggiatura originale, non è assolutamente un’opera cinematografica meno valevole di “Io Capitano”; anzi, a livello registico Marco Bellocchio fa un egregio lavoro, trattando con estrema bravura un argomento e uno spaccato storico alquanto complesso da affrontare. Non solo, ma il film “Rapito” avrebbe meritato qualche premio in più, così come altri lungometraggi come “La chimera” di Alice Rohrwacher, uscito a mani vuote, e l’opera prima di Giacomo Abbruzzese, “Disco Boy”, che a livello registico è indubbiamente di alta qualità, perfino superiore a “C’è ancora domani”. La sensazione è: non è che hanno vinto più i nomi che i film? In un’edizione dove, a eccezione della pellicola di Moretti, interessante ma meno ispirata, molti film erano di buona qualità, si poteva optare per una suddivisione maggiore dei premi, cosa che però non è successa.
Tutti i premi
Categoria | Vincitore | Film |
---|---|---|
Miglior Film | Io Capitano | Prodotto da Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula per la regia di Matteo Garrone |
Miglior Regia | Matteo Garrone | Io Capitano |
Miglior Esordio alla Regia | Paola Cortellesi | C’è ancora domani |
Migliore Sceneggiatura Originale | Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi | C’è ancora domani |
Migliore Sceneggiatura Non Originale | Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli | Rapito |
Miglior Produttore | Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula | Io Capitano |
Migliore Attrice Protagonista | Paola Cortellesi | C’è ancora domani |
Miglior Attore Protagonista | Michele Riondino | Palazzina LAF |
Migliore Attrice Non Protagonista | Emanuela Fanelli | C’è ancora domani |
Miglior Attore Non Protagonista | Elio Germano | Palazzina LAF |
Miglior Autore della Fotografia | Paolo Carnera | Io Capitano |
Miglior Compositore | Subsonica | Adagio |
Miglior Canzone Originale | “La mia terra” di Diodato | Palazzina LAF |
Migliore Scenografia | Andrea Castorina (scenografia) e Valeria Vecellio (arredamento) | Rapito |
Migliori Costumi | Sergio Ballo e Daria Calvelli | Rapito |
Miglior Trucco | Enrico Iacoponi | Rapito |
Miglior Acconciatura | Alberta Giuliani | Rapito |
Miglior Montaggio | Marco Spoletini | Io Capitano |
Miglior Suono | Presa diretta: Maricetta Lombardo, Montaggio suono: Daniela Bassani, Creazioni suoni: Mirko Perri, Mix: Gianni Pallotto | Io Capitano |
Migliori Effetti Visivi (VFX) | Supervisore VFX: Laurent Creusot, Producer VFX: Massimo Cipollina | Io Capitano |
Miglior Documentario – Premio David Cecilia Mangini | Laggiù qualcuno mi ama | Mario Martone |
David Giovani | C’è ancora domani | Paola Cortellesi |
Miglior Film Internazionale | Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) | Regia di Justine Triet – Teodora Film |
Miglior cortometraggio | The Meatseller | Regia di Margherita Giusti |
David dello spettatore | C’è ancora domani | C’è ancora domani |
David alla carriera | Milena Vukotic | |
David alla carriera | Giorgio Moroder | |
David speciale | Vincenzo Mollica |