Il naso o la cospirazione degli anticonformisti (2020). Un’ambiziosa opera d’arte animata.

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Il Naso poster

Il naso o la cospirazione degli anticonformisti

Titolo originale: Nos ili zagovor netakikh

Anno: 2020

Paese: Russia

Genere: Animazione, biografico, musicale, sperimentale

Produzione: School – Studio: “SHAR”

Distribuzione: Double Line, Lo scrittoio

Durata: 93 minuti

Regia: Andrey Khrazhanovsky

Sceneggiatura: Jurij Arabov, Andrey Khrazhanovsky

Fotografia: Igor’ Skidan-Bosin

Montaggio: Taissja Krugovych

Musiche: Dmitrij Šostakovič, Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini

Art director: Marina Azizjan, Aleksandra Pavlova, Aleksandr Chramcov, Varja Jakovleva, Anastasija Sembon

Trailer de: Il naso o la cospirazione degli anticonformisti

Dopo aver vinto numerosi premi, fra cui il premio della giuria al prestigioso Festival d’Annecy, Il naso o la cospirazione degli anticonformisti del regista russo Andrey Khrazhanovsky è finalmente disponibile nei nostri cinema, dal 5 Maggio, grazie a Double Line.

Trama de: Il naso o la cospirazione degli anticonformisti

Kovalev. Fotogramma de: "Il naso o la cospirazione degli anticonformisti"
Kovalev. Fotogramma de: “Il naso o la cospirazione degli anticonformisti”

Il regista Andrey Khrzhanovsky è in viaggio su un aereo assieme ad alcuni esponenti della cultura russa (ma non solo vista la presenza dell’italiano Tonino Guerra, grande amico del cineasta russo). Durante la traversata, Khrzhanovsky si intrattiene con un amico raccontando la storia de Il naso, uno dei capolavori di Gogol’. Da questo suo rievocare, siamo trasportati nella versione operistica di Dmitrij Šostakovič dove Kovalev, assessore di collegio, una mattina si risveglia senza naso. Il naso di Kovalev, che ora gode di vita propria, si trova ora in giro per la città di Pietroburgo e si fa chiamare Maggiore.

Il Naso di Kovalev . Fotogramma de: ""Il Naso o la cospirazione degli anticonformisti
Il Naso di Kovalev . Fotogramma de: “”Il Naso o la cospirazione degli anticonformisti

Il racconto prosegue e le vicende di Nikolaij Vasil’evič Gogol’, (presente come personaggio ricorrente nella storia) finiscono per intrecciarsi ad un altro grandissimo della cultura russa Michail Bulgakov che, per un certo periodo intrattiene un’improbabile amicizia con Stalin: i due sono venuti in contatto tramite una lettera che il primo scrisse al secondo in un momento di crisi artistica.
Per un certo periodo i due si separano e Stalin si trova una sera con il suo Stato Maggiore a teatro dove si rappresenta proprio Il Naso di Dmitrij Šostakovič. Profondamente turbato dall’opera, il dittatore si scaglia contro questo formalismo per ritornare a riscoprire ed amare i classici; questa sua invettiva la mette in scena con una specie di balletto. Nella Russia di Stalin, non ci sarà più spazio per l’anticonformismo come lo stesso regista ricorda sul finale, con l’omaggio malinconico a tutti quegli artisti osteggiati, esiliati e in certi casi giustiziati dal regime staliniano.

Recensione de: Il naso o la cospirazione degli anticonformisti

Fotogramma de: Il Naso o la cospirazione degli onesti
Fotogramma de: “Il Naso o la cospirazione degli onesti”

Il naso o la cospirazione degli anticonformisti è un film complesso, a suo modo ambizioso. Una storia nella storia, fra la realtà e la finzione; un racconto su più livelli che ben riescono ad amalgamarsi per far uscire un’opera d’arte in cui la finzione narrativa del celebre racconto di Gogol’, finisce per straripare nella realtà storica della Russia staliniana.

Il film di Khrzhanovky si sviluppa nel susseguirsi di tre sogni, omaggiando di fatto l’opera buffa di Šostakovič: Il naso, divisa in tre atti. In ognuno di questi sogni, a fare da trait d’union è Gogol’, presente in tutti e tre i momenti.

Gogol’ non è solo una figura centrale nella letteratura russa, ma è anche il pioniere delle diverse correnti che lo seguirono, dal realismo critico al surrealismo. Inoltre, è un geniale maestro del montaggio! Un maestro del collage, in un certo senso.

Andrey Khrzhanovsky a proposito di Nikolaij Vasil’evič Gogol’
Fotogramma de: "Il naso o la cospirazione degli onesti"
Fotogramma de: “Il naso o la cospirazione degli onesti”

La struttura di questo film è davvero peculiare perché i racconti, questi sogni, sono visti dai passeggeri dell’aereo sugli schermi dei sedili dell’aereo di linea su cui viaggiano assieme al regista e saltuariamente ci viene ricordato: ha un effetto straniante a tratti e ciò che aiuta a non “perderci” troppo nel racconto è anche il mostrare come questo sia stato creato. Ecco allora che, in alcuni momenti, per alcune scene particolarmente interessanti a livello visivo, il regista ci mostra il lavoro di creazione: davvero affascinante il lavoro di collage in alcune scene o quell’acquerello nero che comincia ad essere dipinto durante il primo sogno e si anima per riportarci subito nella storia.

Fotogramma de: "Il Naso o la cospirazione degli anticonformisti"
Fotogramma de: “Il Naso o la cospirazione degli anticonformisti”

Fra i tre sogni, quello più duro è sicuramente il terzo dove Khrzhanovsky & Co. ci lasciano momenti tecnico-artistici di particolare rilievo e di forte impatto come la tormenta di neve sotto cui barbaglia il viso di Mejerchol’d. Da ricordare anche il finale, con i numerosi aerei in volo (con i numerosi nomi dei perseguitati dal regime comunista) che a chi scrive, ha ricordato una scena del Porco Rosso di miyazakiana memoria.
Rimanendo al terzo sogno è davvero struggente il resoconto della condanna a morte per fucilazione di Mejerchol’d, fra i più grandi della storia del teatro: la ripresa di documenti ufficiali è fra i momenti più forti dell’intero film.
Tra gli aerei in volo di cui si è accennato sopra, non può però mancare quello con il nome uno dei protagonisti di questa storia: Dmitrij Dmitrievič Šostakovič una delle vittime del regime staliniano che poté raggiungere la fama e la completa riabilitazione all’interno dell’Unione Sovietica solamente dopo la morte di Stalin.

Il regista Andrey Khrzhanovsky
Il regista Andrey Khrzhanovsky

Il naso o la cospirazione degli anticonformisti è un’opera con una gestazione lunghissima; Khrazhanovsky se ne prende cura fin dalla fine dagli anni 60 quando lo stesso Šostakovič, scrisse al regista che sarebbe stato contento, se avesse utilizzato la sua musica per quest’opera che, ormai mezzo secolo dopo questi primi desideri, può essere finalmente vista al cinema. Una commistione di generi, una commistione di tempi e tecnologie per un collage che ancora mancava e fa fare un passo avanti al cosiddetto stato dell’arte.

Ne Il naso, c’è una combinazione di genere, tecnica, stilistica ed estetica che mette insieme epoche diverse […] Il film si è costruito lungo un percorso durato molti anni, un’esplorazione straordinaria con una troupe straordinaria.

Andrey Khrzhanovsky

Aspetti positivi

  • Le commistioni di generi
  • L’averci fatto sbirciare il lavoro degli artisti coinvolti nella creazione
  • La colonna sonora
  • Il continuo senso di straniamento nel guardare il racconto
  • I disegni
  • La scena della tormenta di neve
  • Il finale con gli aerei in volo

Aspetti negativi

  • Nessuno di particolare rilievo
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