Nostalgia (2022): il richiamo della propria terra

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Nostalgia

Titolo originale: Nostalgia

Anno: 2022

Nazione: Italia, Francia

Genere: Drammatico

Casa di produzione: Picomedia, Mad Entertainment, Rosebud Entertainment Pictures

Distribuzione: Medusa Film

Durata: 1 hr e 57 (117 min)

Regia: Mario Martone

Sceneggiatura: Mario Martone, Ippolita Di Majo

Fotografia: Paolo Carnera

Montaggio: Jacopo Quadri

Attori: Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi

Trailer italiano di Nostalgia

Nostalgia è un film del 2022 diretto dal regista Mario Martone ed è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Ermanno Rea. La pellicola, accolta con grande ovazione da pubblico e critica, è stata presentata al Festival di Cannes, per concorrere alla Palma d’oro. La pellicola è stata distribuita in Italia dal 25 maggio 2022, e proprio nei giorni seguenti la distribuzione il cast ha tenuto, in varie città, degli interessanti incontri con il pubblico.

Trama di Nostalgia

Felice è un uomo sulla cinquantina originario della città di Napoli, in particolare egli è cresciuto fino all’adolescenza nel Rione Sanità. Quando era un giovane uomo, ha deciso di abbandonare la propria terra d’origine per lavorare nel continente orientale. Negli anni Felice ha avuto un grande successo lavorativo, si è sposato e vive una vita tranquilla e serena in Egitto. Dopo quarant’anni Felice decide di tornare nella propria città d’origine, per rivedere i suoi affetti e riscoprire il mondo da lui lasciato.

Felice in un fotogramma del film
Felice in un fotogramma del film

Recensione di Nostalgia

Pellicola drammatica, che narra del ritorno in patria di Felice, un uomo che dopo un evento drammatico aveva deciso di lasciarsi dietro le spalle il proprio passato, distaccandosi dalle sue radici. Dopo ben quarant’anni di lontananza, l’uomo decide di far ritorno a Napoli, la propria città. La realtà che si troverà dinanzi però non è molto diversa da quella che si ricordava, e proprio per questo motivo i fantasmi del passato torneranno a fargli visita. Una storia drasticamente divergente da Qui rido io che Mario Martone portò sul grande schermo solo un anno fa. In Nostalgia il cineasta cambia completamente registro, creando film di grande intensità e drammaticità, che ci parla di emozioni, di amore materno, amicizia, fratellanza, altruismo e soprattutto nostalgia.

Martone, attraverso una tecnica e maestria di direzione, ci addentra nei meandri del quartiere Sanità mostrandoci il lati oscuri e le bellezze di questo posto caratteristico e unico al mondo, governato da mostri, dove Dio sembra essersene ormai andato. Il tutto è narrato da un attenta sceneggiatura di ottimo livello. I dialoghi d’Ippolita Di Majo e dello stesso Martone, portano sullo schermo personaggi reali, popolari, che seguono un evoluzione ben precisa durante il corso della pellicola. Il tutto è supportato da interpretazioni attoriale di alto livello. Pierfrancesco Favino rende alla grande, giocando molto con i silenzi, la mimica facciale e l’accento del parlato locale. Francesco Di Leva, che veste i panni di Don Luigi Rega, si cala completamente nella parte, regalando allo spettatore anche alcuni sorrisi entro un dramma. Nulla da dire anche su Tommaso Ragno, l’amico d’infanzia di Felice, che nonostante lo scarso minutaggio dedicatogli lascia il segno negli occhi e nel cuore dello spettatore.

Francesco Di Leva e Pierfrancesco Favino - Nostalgia
Francesco Di Leva e Pierfrancesco Favino – Nostalgia

Il film risulta un ottimo adattamento del romanzo di Ermanno Rea, che aveva sì un tono più politico e critico, ma che comunque era essenzialmente una ricerca, un analisi dell’animo umano in tutte le sue sfaccettature. Così fa questo prodotto, mostra il bianco e il nero dell’anima, la cattiveria e la compassione, l’amore e l’indifferenza.

Ciò che si racconta in questo film nasce dalla cronaca ma io volevo andare altrove, verso un sentimento misterioso da cercare durante le riprese. Mi affascinava l’idea di fare un film non in una città ma in un quartiere, come se si trattasse di una scacchiera, e così in Nostalgia non appaiono strade, case o persone che non siano del Rione Sanità, un’enclave di Napoli distante dal mare. Tutto viene inghiottito dal quartiere, gli anni così distanti di cui si racconta, il Medioriente dove era finito il protagonista, i sogni, le sfide, le colpe. Ho invitato gli attori e la troupe a immergersi nel quartiere come se fosse un labirinto e a non temere di perdersi. Macchina da presa in spalla, abbiamo cominciato a percorrere le strade come se si trattasse di cinema del reale. Incontro dopo incontro, vita dopo vita, storia dopo storia, abbiamo finito per girare l’ultima scena chiedendoci quale ne era il senso, e non l’abbiamo più trovato. Forse non c’era, forse non c’è. C’è il labirinto, e c’è la nostalgia, che sono il destino di tanti, forse di tutti.

Mario Martone

In conclusione

Nostalgia è un film assolutamente da vedere, uno dei prodotti nostrani più belli degli ultimi anni, un opera pregna di emozioni, che fa riflettere su quali siano gli affetti e le vere ricchezze del mondo.

Note positive

  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Interpretazioni attoriali
  • Tematiche trattate

Note negative

  • /
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