Saltburn (2023): labirinti temporali tra Eros e Thanatos

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Trailer di Saltburn

Trailer di Saltburn (2023)

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Emerald Fennell, premio Oscar nel 2020 con “Una donna promettente” torna alla regia con Saltburn, un thriller queer che esplora l’oscuro mondo dei privilegi e delle ossessioni nella pittoresca campagna inglese. Visto in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, questo film promette un’immersione perfida nella lotta di classe, con un cast stellare guidato da Jacob Elordi e Barry Keoghan. Una tappa imperdibile per gli amanti del thriller e del grottesco, disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

Trama di Saltburn

Mentre tenta faticosamente di trovare il suo posto all’Università di Oxford, lo studente Oliver Quick (Barry Keoghan) viene attratto nel mondo dell’affascinante e aristocratico Felix Catton (Jacob Elordi), che lo invita a Saltburn, l’eccentrica tenuta di famiglia, per un’estate indimenticabile.

Behind the scenes of Saltburn (2023) photo Chiabella James Prime Video
Behind the scenes of Saltburn (2023) photo Chiabella James Prime Video

Recensione di Saltburn

Nel vasto panorama cinematografico e in particolare, in quello selettivo dei festival, emergono film destinati a rimanere impressi non solo per la trama ma anche per la capacità di immergersi in periodi spesso trascurati. “We’re fated to pretend” cantavano gli MGMT, e proprio questo motto sembra guidare Saltburn, il secondo lavoro della regista Emerald Fennell e perla, insieme al fenomeno dell’anno C’è ancora domani e La Chimera di Alice Rohrwacher, dell’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. La scelta audace di ambientare la storia nei primi anni duemila, un periodo ancora poco esplorato nelle produzioni contemporanee, aggiunge un elemento di nostalgia e riflessione su un’era che si affaccia sullo schermo attraverso elementi di dejà vu collettivi. Inizia come un’evocazione dell’universo potteriano quando Oliver varca la soglia del college, ma ciò che segue si distacca rapidamente da qualsiasi aspettativa preconfezionata. La pellicola si svolge nell’estate del 2007, anno in cui Facebook non aveva ancora introdotto il concetto di like, con l’intero decennio considerato tutt’oggi dell’anti-moda per eccellenza. Fennell, tuttavia, non si accontenta di adottare uno sfondo temporale riconoscibile, al contrario, si propone di trascinare il pubblico in un intricato labirinto di psicologia e sociopatia, mescolando con maestria le influenze di autori come Patricia Highsmith, Pier Paolo Pasolini e Bram Stoker.

Frame di Saltburn (2023)
Frame di Saltburn (2023)

Il film si focalizza su Oliver (interpretato magistralmente da Barry Keoghan) e il suo sguardo, che si posa immediatamente sull’aristocratico Felix Catton (Jacob Elordi), e sulla sua corte di amici altolocati, punto di partenza per una storia che sembra sfidare, in modo più sottile, le barriere economiche e sociali. Tuttavia, l’intricato legame tra Oliver e Felix, si rivela solo un preludio al fulcro dell’azione nella sontuosa tenuta di Saltburn. Quest’ultima è animata dalla famiglia di Felix, Sir James Catton (Richard E. Grant), Elspeth Catton (Rosamund Pike) e la sorella viziata, Venetia (Alison Oliver), che nasconde malamente l’inevitabile spettro del disturbo alimentare. Tra staff devoto e biblioteca di classici inestimabili, il film si allontana volutamente dal melodramma aristocratico tradizionale, sia attraverso lo scenario “moderno” che con i personaggi che la abitano. La trama si snoda tra segreti e tradimenti, trasformandosi in un’analisi approfondita delle relazioni umane e i suoi inevitabili difetti. Gli spazi della tenuta diventano palcoscenico per giochi psicologici, con Oliver che si carica di sfumature manipolatorie sfidando ogni possibile cliché. La sua figura, meno minacciosa degli altezzosi Catton, funge da tramite, mentre Elordi è oggettivato dalla fotografia voyeuristica di Sandgren, confondendo la percezione e sfumando l’attrazione di Oliver tra realtà macabra e fantasia erotica.

Laddove il film trova la sua forza però, si cela anche la sua trappola. La riconoscibilità degli elementi dell’epoca, dall’estetica alle sonorità, potrebbe facilmente condurci verso il già citato déjà-vu, ma cattura per le sue premesse di un viaggio estivo che si trasforma in un’immersione nelle profondità degli eccessi borghesi, un intreccio di mistero e dramma che permane nel rapporto dei due protagonisti. Spesso l’audacia estetica rischia di soffocare l’essenza narrativa e Saltburn oscilla tra il raffinato e l’eccessivo, prendendosi il rischio di alienare lo spettatore in territori enigmatici ed estetici davvero intensi, suggerendo per tutto il film le pulsioni opposte di desiderio e distruzione, di vita e morte.

Saltburn (2023)
Saltburn (2023)

In conclusione

In termini di stile, Fennell continua la sua propensione per la cinematografia visivamente sorprendente e stimolante. Mentre Promising Young Woman era ancorato a una critica sociale più acuta, Saltburn prende una traiettoria narrativa diversa, addentrandosi nei regni del dramma psicologico e dell’eccesso borghese. Traendo ispirazione da un mix eclettico di influenze letterarie e cinematografiche, il film invita gli spettatori in un mondo in cui i confini tra moralità e decadenza si confondono, offrendo un’esplorazione enigmatica della psiche umana. In un contesto in cui l’estetica è tanto importante quanto la trama, la regista dimostra quindi la sua maestria nella creazione di un mondo visivo che cattura lo spettatore dalla prima all’ultima scena. In conclusione, Saltburn è un’esperienza cinematografica che spinge gli spettatori a riflettere sulla dualità della natura umana, mentre ride in faccia al buon gusto con una sottile ironia che permane in ogni momento.

Note positive

  • Ambientazione temporale e immaginario estetico
  • Caratterizzazione complessa dei personaggi e interpretazioni attoriali di livello
  • Suspense e inaspettate svolte narrative, con uno dei finali più brillanti dell’anno cinematografico

Note negative

  • Potenziale delusione per chi si aspetta una continuità tematica immediata
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