The Well (2023). Il dipinto e il pozzo

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Trailer di The Well

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Dopo aver diretto il film romantico-musicale “Morrison“, Federico Zampaglione ritorna all’horror con “The Well”, undici anni dopo la sua incursione nel genere con “Tulpa – Perdizioni mortali” (2013) e il precedente “Shadow” (2009). La pellicola, al momento senza un distributore italiano, è stata presentata in vari festival cinematografici di genere, tra cui spicca l’anteprima internazionale in Spagna al 57º Sitges Festival Internacional de Cinema Fantàstic de Catalunya il 6 ottobre 2023, il 12 ottobre 2023 negli Stati Uniti d’America al Screamfest Horror Film Festival, e successivamente in Italia il 28 ottobre 2023 al Trieste Science+Fiction Festival, presso il Teatro Rossetti. La pellicola vede nel ruolo di protagonista l’attrice Lauren LaVera, star di “Terrifier 2”, oltre a Claudia Gerini (La passione di Cristo, 2004; Ammore e malavita, 2017; Sotto il sole della Toscana, 2003), Lorenzo Renzi (Maremmamara, 2016; Romanzo criminale – La serie, 2008) e Linda Zampaglione, figlia di Zampaglione e Gerini, al suo esordio cinematografico.

Trama di The Well

La giovane restauratrice statunitense Lisa Gray si reca a Sambuci, un comune italiano nei dintorni di Tivoli, dove è stata assunta dalla Contessa Malvizi (interpretata da Claudia Gerini) per riportare alla luce un antico dipinto di famiglia, risalente all’epoca medievale. Un dipinto che a causa di un incendio si è totalmente coperto di cenere. Lisa ha l’arduo compito di riportare l’opera d’arte alla luce, ma man mano che il dipinto prende forma, con le sue inquietanti figure demoniache, la ragazza si ritrova avvolta da un forte senso d’inquietudine che la conduce a effettuare sogni irrequieti e a vivere la sua routine con estrema complessità. La situazione per Lisa è resa maggiormente complicata dalla sua solitudine, in una casa fredda dove fatica a instaurare un rapporto con la padrona di casa e sua figlia Sara, che si pone alla giovane con un fare pieno di scontrosità.

Nel frattempo, un gruppo di giovani, che la ragazza ha conosciuto sull’autobus per Sambuci, si ritrovano imprigionati in un luogo oscuro, dove una misteriosa creatura intende ucciderli per dei misteriosi scopi.

Claudia Gerini in The Well
Claudia Gerini in The Well

Recensione di The Well

C’è stato un periodo in cui l’Italia era famosa per i suoi horror all’italiana, pellicole capaci di reinventare il linguaggio del genere horror conducendolo verso nuovi lidi. Per lungo tempo nel nostro paese sono state realizzate opere sanguinolente, inquietanti e crude di altissimo livello tecnico e sceneggiativo, opere che tutto il mondo ci ha invidiato e che hanno saputo riscrivere le regole su come si realizza un film dell’orrore, un poliziesco e un giallo. Grandi registi dell’epoca si sono cimentati in questo filone di genere come il rivoluzionario del cinema Mario Bava, colui che ha dato il là al movimento italiano dei cosiddetti “B-Movie”. Altri autori di nota e di indubbio prestigio sono: Dario Argento, Riccardo Freda, Giorgio Ferroni, Pupi Avati, Alberto De Martino, Ruggero Deodato e Joe D’Amato. Peccato, però, che alla fine degli anni ’90, l’horror italiano sia completamente svanito, eccezion fatta per qualche sporadica pellicola realizzata, quasi esclusivamente, da Dario Argento. Infatti, per lungo tempo il cinema di genere nostrano orrorifico è stato quasi precluso, diventando all’apparenza inaccessibile per i nostri cineasti ma dal 2020 qualcosa sembra che stia cambiando, qualcosa si sta muovendo all’interno del cinema italiano. Sempre più giovani cineasti si stanno avvicinando a queste storie oscure e sanguinolente, tra cui Roberto De Feo con il suo “The Nest” (2019), Ambra Principato con “Hai mai avuto paura?“, Paolo Strippoli con “Piove” (2022), Brando De Sica con il suo “Mimì – Il principe delle Tenebre“, oltre a Federico Zampaglione con i suoi “Shadow” e “Tulpa”, due pellicole che si rifanno espressamente a quell’horror italiano tanto acclamato nel mondo. Che ci sia una nuova speranza per il cinema dell’orrore nel nostro paese? Probabilmente sì, forse è giunto il momento di sperimentare con questo genere cinematografico, realizzando opere cinematografiche innovative e accattivanti per il pubblico italiano degli anni 2023.

La pellicola “The Well”, diretta dal frontman della band italiana “Tiromancino”, è un prodotto interessante all’interno del panorama cinematografico italiano di genere, portando con sé sia una buona dose d’innovazione, soprattutto se guardiamo alle produzioni cinematografiche e seriali italiane, sia una buona dose di citazionismo riferendosi al cinema dell’orrore italiano del passato. Zampaglione strizza l’occhio a registi inerenti al mondo del fantastico e del sovrannaturale, da Pupi Avati, in connessione all’incipit de “La casa dalle finestre che ridono”, ripreso e citato all’interno del film, fino al mondo splatter e musicale di Dario Argento. Proprio da quest’ultimo cineasta Zampaglione riprende la violenza, quegli elementi splatter e gore, che da tanto mancavano nel cinema italiano.

Zampaglione ha il pregio di creare un’opera sanguinolenta e orripilante che saprà scuotervi e terrorizzare e che riuscirà, grazie a questa sua natura, a rimanere impressa nella mente degli spettatori. “The Well” non censura, non nasconde ma mostra, racconta visivamente le uccisioni spietate e crudeli, creando in noi un senso di tensione, inquietudine e di fastidio, rendendo l’opera assolutamente non adatta a un pubblico di “terrorizzati dal cinema horror”.

“The Well” è, in questo senso, un’opera realizzata per gli amanti del genere, per coloro che adorano vedere scene spietate e scorrere lunghi fiumi di sangue. Queste scene, oltre ad avere un ottimo uso del trucco artigianale cinematografico che ci dà la sensazione che tutto sia reale e non artificiale, sono innalzate dalla potente colonna sonora che sa essere dolce e romantica nei momenti giusti od oscura, adrenalinica e piena di tensione quando la scena lo richiede. Se poi visionerete la pellicola in un grande schermo cinematografico con un buon audio, l’impronta gore del film non potrà che farvi appassionare alla vicenda trattata, riuscendo a intrattenervi, nonostante qualche difetto narrativo.

L’elemento particolare di questa pellicola è che proprio nelle scene sanguinolenti Federico Zampaglione dà il massimo, riuscendo grazie a queste numerose scene a reggere l’intero impianto drammaturgico e di tensione narrativa, visto che il resto soffre di alcune lacune. Partendo da una storia abbastanza prevedibile e poggiata su una sceneggiatura alquanto didascalica che non erge e non rende tridimensionali i suoi personaggi, partendo proprio da Lisa Gray, un personaggio che ricorda Jennifer Corvino di “Phenomena” e Susy Benner di “Suspiria” ma senza possedere quella forza che Dario Argento era riuscito a donare ai suoi personaggi nella fase di sceneggiatura.

La storia dunque appare piuttosto scontata, con dei personaggi interessanti ma che non riescono mai a esprimere il loro potenziale, a eccezione del Mostro della stanza delle torture, un personaggio inquietante e spaventoso, interpretato da un grandissimo Lorenzo Renzi che ha saputo trasformarsi dando potenza al suo personaggio accattivante, sia dal punto di vista fisico che sonoro, e che meriterebbe quasi di venire approfondito con un film a lui dedicato.

Per il resto, i personaggi mostrati in scena hanno poca sostanza anche a causa di un’interpretazione, in lingua inglese, di parte del cast. L’attrice Claudia Gerini e la giovanissima Linda Zampaglione, figlia del regista, non riescono a donare del tutto la forza necessaria ai loro caratteri. Lo stesso discorso vale per Lauren LaVera, star di “Terrifier 2”, che riesce solo a tratti a entrare nella parte che Zampaglione le ha affidato.

Frame di The Well
Frame di The Well

In conclusione

“The Well” è un opera ambigua, una pellicola che sa funzionare bene nel suo lato gore ma che non riesce a imprimere una storia e dei personaggi realmente interessanti nella costruzione narrativa. Il film ha però la forza d’intrattenere e di spaventare risultando ottimo per trascorrere una serata al cinema o a casa per tutti gli amanti del genere horror. 

Note positive

  • Il gore presente nel film
  • La musica
  • Il trucco
  • L’interpretazione di Lorenzo Renzi

Note negative

  • Alcune ingenuità narrative nelle scene non horror
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