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Inside Man
Titolo originale: Inside Man
Anno: 2022
Paese: Regno Unito
Genere: drammatico, thriller
Casa di Produzione: Hartswood Films, BBC Studios
Distribuzione: BBC One, Netflix
Ideatore: Steven Moffat
Stagione: 1
Puntate: 4
Durata delle puntate: 60min
Regia: Paul McGuigan
Fotografia: Tony Slater Ling
Montaggio: Steve Ackroyd, Berny McGurk
Musica: Mike MacLennan
Attori: David Tennant, Stanley Tucci, Dolly Wells, Lydia West, Lyndsey Marshal, Dylan Baker, Atkins Estimond, Louis Oliver, Kate Dickie, Mark Quartley
Nuova miniserie firmata dall’amatissimo produttore e scrittore inglese Steven Moffatt (Doctor Who, Dracula, Sherlock, The Devil’s Hour) sbarcata nel Regno Unito attraverso la BBC ed esportata globalmente grazie a Netflix. Nel cast di questo drama-thriller troviamo come attori protagonisti David Tennant (Doctor Who, Broadchurch, Good Omens) e Stanley Tucci (Supernova, Jolt, Il Diavolo veste Prada).

Trama Inside Man (2022)
Questa miniserie che si svolge in quattro parti segue un detenuto nel braccio della morte negli Stati Uniti (Stanley Tucci), un prete di una tranquilla cittadina inglese (David Tennant) e un’insegnante di matematica (Dolly Wells) intrappolati in una cantina, i cui destini si incrociano nel modo più sorprendente.


Recensione Inside Man (2022)
Se vi state rendendo conto che in questi due mesi Steven Moffatt sia tornato, non siete i soli a pensarlo. Se con la nuova serie thriller di Prime Video: The Devil’s Hour, l’autore è stato dietro le quinte ricoprendo il ruolo di produttore e spendendo qualche consiglio qua e là, con questa nuova serie sbarcata su Netflix possiamo vedere il suo pieno ritorno sulle scene. Con questa nuova serie, Moffatt, torna a creare e a sceneggiare una storia crime thriller pura e concettuale.
Una storia che inizialmente sembra essere divisa in due, una che si vuole concentrare sull’interessante e misterioso personaggio di Stanley Tucci mentre l’altra sul povero e tormentato personaggio di David Tennant. Due storie che sembrano così lontane ma che in realtà nasconderanno più di un fattore comune, tra questioni sociali, attualità, umanità e tantissime scelte che non per caso saranno parte di un disegno più grande. Perché saranno queste decisioni, apparentemente stupide, a dare il ritmo della narrazione della serie per darci una prova di quello che le cosiddette “persone normali” possano fare durante una brutta giornata.

Il prete e l’assassino
Questa nuova storia scritta da Steven Moffatt ha due grandi protagonisti: Jefferson Grieff (Stanley Tucci) ed Harry Watling (David Tennant). Il primo è un professore di criminologia che si trova nel braccio della morte di una prigione statunitense per il brutale omicidio della moglie, mentre il secondo è l’amato prete di un paesino inglese. Nonostante Jefferson Grieff attenda pazientemente la sua condanna a morte dichiarandosi colpevole, passa il tempo risolvendo casi di gente comune che li vengono proposti da dietro le sbarre. Non casi particolari ma che soddisfano un unico importante requisito che gli farà accettare di conseguenza qualsiasi caso che gli venga proposto. Un personaggio che richiama abbastanza la figura di Sherlock Holmes (qui affiancato addirittura da un suo personale Watson) per il suo spiccato intuito, ma più maturo e onesto, che non cerca nessun divertimento ma solo un passatempo prima della sua espiazione.
Dall’altro lato abbiamo Harry Watling, che viene messo davanti ad una terribile scelta dopo che, in apparenza, un insignificante favore fatto ad un amico si trasforma in un gigantesco malinteso. Da quel fatidico momento il prete incomincerà a prendere le decisioni più impensabili coinvolgendo da lì in avanti la moglie Mary, ma tentando di lasciare fuori da ogni questione il figlio Ben.
Prigionia, libero arbitrio e decisioni fatte di puro istinto, questi fattori saranno il cuore pulsante e drammaturgico di questa nuova serie, dove i protagonisti si lanceranno in una quasi disperata ricerca d’assoluzione e di giustificazione che segnerà, inevitabilmente, nel profondo tutti i personaggi coinvolti.

Una brutta giornata
“Tutti sono assassini. Basta una buona ragione e una brutta giornata” si può tranquillamente affermare che il senso della serie potrebbe essere riassunto in questa breve frase. Una serie che è principalmente composta da due anime, una più dark e thriller mentre la seconda più grottesca e quasi surreale. Moffatt riesce a soprendere e ad intrattenere grazie ad una scrittura che rompe le regole che conosciamo dei thriller più puri, mostrandoci una storia che quasi rasenta la parodia ma che inevitabilmente mette sempre più curiosità per vedere come si sviluppa.
Una storia che bisognerebbe vedere solo per le magnifiche interpretazioni di Stanley Tucci e David Tennant, che raggiungono il loro climax entrambi nelle battute finali della serie. Battute finali che potrebbero non piacere a mollti per “il surrealismo” messo in scena, ma che va perfettamente a chiudere il cerchio di quello che vuole essere veramente questa serie. Se delle persone normali si ritrovassero in una situazione simile, come si comporterebbero?

In conclusione
Inside Man (2022) è una serie che si lascia guardare tutta d’un fiato, con delle grandi interpretazioni di un ottimo cast. Una storia e dei personaggi che apparentemente sembrano essere completamente scollegati ma che con il susseguirsi delle vicende otterranno degli sviluppi che ci faranno apprezzare ancora di più le scelte narrative. Questa nuova serie targata Steven Moffatt non è di certo un capolavoro ma sicuramente risulta godibile nel suo complesso.
Note positive:
- La scrittura di Steven Moffat
- Interpretazioni di Stanley Tucci e David Tennant
Note negative:
- La “surrealità” di scelte scene potrebbe non piacere